Sepolto dopo … 9 anni. E’ l’incredibile quanto inquietante disavventura accorsa al musicista e cabarettista altoatesino Luigi Gatti, detto Cianci, virtuoso dell’armonica a bocca. La sua salma avrà finalmente la degna sepoltura dopo quasi un decennio dalla dipartita, avvenuta nel lontano 2008, quando il Cianci – che esordì nello spettacolo con Enzo Tortora – aveva 88 anni.
I diritti di successione
Come scrive il quotidiano Dolomiten, è stata messa la parola “fine” ( o forse “amen”) al lunghissimo iter giudiziario, avviato dagli eredi dopo la morte dell’artista. A promuovere la causa per accedere all’eredità fu la moglie di Luigi Gatti, al fine di chiarimenti della parentela e dei relativi diritti di successione.
Iter giudiziario infinito
Infatti, la mamma del fu Cianci, prima di morire, dichiarò che il suo Luigi era figlio di tale Vittorio Cini. Alla morte dell’artista, è stato impossibile seppellire il corpo a causa dei diversi prelievi dai tessuti molli e dalle ossa del defunto, con l’obiettivo di ricavarne il Dna e compararlo a quello del presunto padre. I risultati paiono escludere che tra i due uomini vi fosse davvero una parentela, ma tra ricorsi e controricorsi la vicenda giudiziaria si è dilungata per quasi un decennio.
Nel frattempo, le povere spoglie del Gatti sono rimaste “ibernate” per tutti questi anni in una cella frigorifera dell’ospedale di Bolzano.