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Le truffe online ai tempi dell’epidemia

Cittadini truffati da ignoti che si sono spacciati per rappresentanti delle autorità. Lo Sportello dei diritti: "Non cliccate su link e allegati sospetti"

Attenzione alle truffe via email legate al coronavirus. E’ l’allerta lanciata dalla polizia britannica rivolta a chiunque abbia un dispositivo connesso. Frodi che, secondo i dati riportati dallo “Sportello dei diritti“, avrebbero interessato molti cittadini britannici per un valore di 800.000 sterline.

La situazione

Ci sono infatti state diverse segnalazioni, nel Regno Unito, di e-mail false e truffe realizzate in modi diversi. In alcuni casi i truffatori si sono finti operatori dei “Centers for Disease Control”, le autorità sanitarie ufficiali, per far abboccare le persone. Per questo motivo, il National Fraud Intelligence Bureau (NFIB) ha emesso venerdì un avviso urgente per contrastare le truffe online, dopo aver identificato 21 casi diversi di frode legati al coronavirus nel mese di febbraio. Dieci di queste hanno coinvolto vendite false di mascherine, che in realtà non vengono mai consegnate. Altre frodi riguardano delle e-mail che sembrano provenire da organizzazioni affiliate all’Organizzazione Mondiale della Sanità. In queste e-mail, i truffatori affermano di essere in grado di fornire una lista di persone infette vicino alla zona dell’utente, che per accedervi, deve cliccare un link che porta ad un sito web pericoloso.

L’avvertimento della Polizia Postale

Anche in Italia, la Polizia Postale – attraverso la sua pagina Facebook – ha messo in guardia gli utenti dall’aprire allegati e mail sospette che potrebbero contenere l’intenzione, da parte di hacker, di acquisire a scopo fraudolento i dati degli ignari destinatari. La Polizia Postale, infatti ha individuato fin dall’inizio di febbraio, numerosi tentativi di sfruttare l’epidemia causata dal virus Covid-19 per poter rubare dati sensibili come password e codici bancari. Invitando il destinatario ad aprire un documento allegato o cliccare su un link, viene installato sul device della vittima, un virus che mette a disposizione dei criminali del web i dati sensibili.

Giovanni D’Agata (presidente Soprtello dei diritti): “Seguire i consigli delle autorità”

Il presidente dello Sportello dei diritti, il dott. Giovanni D’Agata, ha invitato i cittadini a seguire i consigli delle autorità e a non cliccare su link o allegati sospetti e di non rispondere mai a messaggi e chiamate non richieste che chiedono dati personali. Lo Sportello dei Diritti, inoltre ha messo a disposizione dei cittadini due email (info@sportellodeidiritti.org o segnalazione@sportellodeidiritti.org) per valutare tempestivamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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