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Le scioccanti intercettazioni del rifiuto al ricovero della neonata di Catania morta

Un assurdo susseguirsi di chiamate per salvare la vita alla piccola Nicole, la neonata morta due giorni fa a Catania senza riuscire ad arrivare nemmeno in un ospedale, tra rifiuti e inefficienze. Le registrazioni riportate dal Corriere della Sera raccontano meglio di qualsiasi articolo quelle drammatiche ore e tracciano un quadro disarmante del nostro sistema sanitario, che non è stato in grado di trovare un posto alla piccola, colta da un’improvvisa crisi respiratoria che ha posto fine alla sua giovanissima vita. La domanda che circola è: si poteva fare di più? Assolutamente sì, basta leggere le trascrizioni delle intercettazioni che riportiamo di seguito.

1.37 – “Serve un posto di terapia intensiva per una bimba appena nata. Insufficienza respiratoria”. “Cerchiamo subito”, risponde l’Operatore 81, infermiere dell’area critica. Interrotto dal medico: “Non chiamate il Policlinico. L’ho già fatto. Non hanno posti. Urgente, urgente”.
1.40 – L’operatore si muove: “Unità terapia intensiva Cannizzaro? Necessità immediata di un posto. Neonata con insufficienza respiratoria”. La risposta: “Tutti occupati. Chiedete ad altri”.
1.42 – “Garibaldi? Necessità immediata di un posto per neonata…”. Solita risposta: “Non ci sono posti”.
1.44 – “Unità terapia intensiva Santo Bambino? Urge posto…”. La replica: “Chiamate quest’altro numero…”.
1.45 – “Unità Santo Bambino? Urge posto per neonata con insufficienza respiratoria”. “Nemmeno uno” dicono dall’altra parte della cornetta.
1.46 – L’operatore, senza contattare il Policlinico, sceglie le unità lontane. E inizia con Siracusa, che dista 80 chilometri. “Umberto Primo…”. Un nuovo rifiuto: “Tutto pieno”.
1.47 – Alla fine risponde l’ospedale di Ragusa, la dottoressa Costanzo dice:  “Si c’è un posto, l’ultimo”. “Bloccatelo” è  l’ordine.
1.51 – L’operatore 81 ricontatta la casa di cura: “Abbiamo trovato un posto solo a Ragusa”. “Lo sappiamo, abbiamo telefonato anche noi – dice il medico – . Ci organizziamo per partire”. Dalla centrale del 118 dicono: “Mandiamo una nostra ambulanza”. Il dottore: «No, andiamo con una ambulanza privata».
1.54 – L’operatore tre minuti dopo richiama Di Pasquale: “Ho allertato Ragusa. L’ospedale conferma disponibilità”. Ma la risposta lascia senza parole “Date le condizioni della neonata, abbiamo deciso di non andare a Ragusa, ma di portarla comunque al Policlinico”.
1.56 – L’operatore a questo punto richiama la Costanzo: “Non se ne fa più niente, la bambina non arriverà, resta a Catania, al Policlinico”.
2.13 – Ma l’operatore viene ricontattato da Di Pasquale: “Mi serve il numero della Costanzo”. L’operatore è sorpreso “Andiamo a Ragusa” dice il medico che poi ha chiarito: “La bambina aveva ripreso a respirare bene”
3.47 – Dopo un’ora e 34 minuti il pediatra comunica: “Siamo alle porte di Ragusa, ma debbo comunicare che la bambina è deceduta”.

 

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