L'ideologia gender spopola nello star system. Ne dà notizia l'attrice Kate Hudson, che ad ottobre ha avuto una figlia insieme al suo compagno Danny Fujikawa. Intervistata da Aol, la mamma della piccola ha affermato: “Sarà lei a scegliere col tempo se vorrà essere femmina o maschio”. Eppure, è la stessa Hudson a riconoscere che la piccola (al di là dell'aspetto fisico) ha dei connotati tipicamente femminili. L'attrice ha già due figli nati da due precedenti relazioni (due maschi di 15 e 7 anni) ed ha ammesso che l'ultima nata ha già dato prova di “femminilità” nei modi, nei suoni e nella sua energia: “Tuttavia vorrei crescerla senza influenzarne le scelte e con un approccio il più possibile genderless… anche se poi mi piace moltissimo comprarle dei vestitini da femmina…”.
La moda genderless
Impartire ai figli un'educazione “asessuata” sembra essere diventata una sorta di moda ad Hollywood. Se è vero che in generale, negli Stati Uniti, gli esperti hanno registrato un aumento di popolarità per i nomi di genere neutro, nello star system si assiste a casi come quello di Angelina Jolie e Brad Pitt, i due celebri attori che non hanno opposto nessuna resistenza quando la figlia Shiloh Nouvel ha deciso di volersi far chiamare John e sentirsi un ragazzo. Lo stesso – ricorda TgCom24 – vale per il primogenito di Charlize Theron, Jackson che ama indossare abiti femminili. E di libertà di genere si parla persino tra i reali inglesi: pare che Meghan Markle stia allestendo la stanza del royal baby con colori tra il bianco e il grigio, evitando il rosa e l'azzurro specificatamente legati ad un genere. Ma l'influenza “gender-free” arriva anche nelle stanze regali di Gran Bretagna: il principe Harry e Meghan Markle, che tra qualche mese diventeranno genitori, avrebbero infatti deciso di evitare riferimenti all'azzurro o al rosa nella cameretta che sarà riservata al neo-nato – come riferisce Vanity Fair – per evitare stereotipi di genere.