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LA TRUFFA DELLO “ZIO D’AMERICA” CORRE SUL WEB: NON PIÙ LETTERE MA MAIL

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Una mail proveniente da uno studio legale inglese che recita: “Caro amico, sono Dr. David Ashton da Brondesbury, nord-est di Londra e lavoro per la filiale Ubs Investment Bank. (…) Ho scoperto una somma abbandonata di 15 milioni di sterline in un conto che appartiene a uno dei nostri clienti stranieri defunto”. Inizia così l’ennesima mail truffa che sta circolando in rete negli ultimi giorni e riguarda una finta eredità da riscuotere.

Il tentativo di raggiro, segnalato dalla pagina Facebook della Polizia di Stato “Una vita da social”, consiste in una mail scritta in un italiano approssimativo, nella quale si segnala la morte di un uomo sconosciuto che ha lasciato in eredità una grossa somma di denaro. Purtroppo non ci sono parenti che possano reclamare l’eredità e così il sedicente avvocato si propone di presentarvi “quale parente più prossimo” del defunto. Praticamente la nota “truffa dello zio d’America” che arriva non più tramite lettera ma tramite mail.

Quello che chiede il legale è dividere la somma (il 60% a lui e il restante 40% a voi) fornire i vostri dati personali e pagare delle spese per la documentazione. “Tutto ho bisogno ora – si legge in coda alla mail – è il vostro onesto cooperazione, riservatezza e fiducia per consentire questa transazione”. Dopo aver ricevuto il pagamento di qualche centinaio di euro per ottenere l’eredità, il sedicente avvocato sparisce senza lasciare traccia.

Edith Driscoll: