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La statua della Madonna pro-aborto è ancora esposta

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Non è bastata la mobilitazione nazionale ed anche internazionale. A Buenos Aires, in Argentina, resta esposta in una vetrina la statua della Madonna con un fazzoletto pro-aborto sul viso. Ne dà notizia Aleteia, sottolineando che l'immagine blasfema è presente in uno spazio di proprietà dello Stato. Come si legge sul sito, “la mostra Para todes, tode, che oltre alla statua della Vergine Maria con un fazzoletto verde, simbolo di quanti chiedono la legalizzazione dell’aborto in Argentina, presenta riferimenti alla collettività Lgbt in immagini come di santi della Chiesa cattolica e altri elementi della stessa indole, andrà avanti fino a maggio, come si annuncia sul sito ufficiale”.

La protesta della Chiesa

“Valorizziamo il diritto alla libertà d’espressione, ma non possiamo non manifestare la nostra tristezza e il deciso rifiuto quando queste azioni feriscono la sensibilità religiosa”, scrive la Comunità episcopale argentina in un comunicato. Il segretario per il Culto della Nazione, Alfredo Abriani, ha condannato esplicitamente l’offesa, dicendo che “atteggiamenti provocatori come questo non aiutano a lavorare a favore di una cultura del rispetto necessaria in ogni società pluralistica“. Sono oltre 20mila le firme raccolte per chiedere la rimozione della statua

L'intervento degli avvocati cattolici

Non solo la Chiesa, sulla vicenda era intervenuta anche la Corporazione degli Avvocati Cattolici d'Argentina, per chiedere al Ministero della Giustizia di applicare una serie di misure amministrative contro il centro culturale e i responsabili dell'esibizione della statua. Oltre a chiedere interventi penali, gli avvocati chiedevano scuse pubbliche alla comunità cattolica perché il gesto “costituisce un insulto per tutti i cristiani” che venerano Maria come “Madre di Gesù e nostra Madre”, “così come un attacco ai nostri sentimenti religiosi più profondi“.

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