Vietato pubblicizzare il Natale cattolico. Succede a Washington, dove l'azienda di mezzi pubblici ha respinto la richiesta dell'Arcidiocesi di acquistare spazi pubblicitari per esortare i fedeli a “trovare il regalo perfetto” per Natale, cioè Gesù Cristo. Il motivo? La pubblicità ha una connotazione esplicitamente religiosa. L'Arcidiocesi ha così deciso di fare causa all'azienda, accusandola di violare il Primo emendamento della Costituzione statunitense sulla libertà di espressione e di religione.
“Davvero il problema qui non è tanto il nostro annuncio specifico o come lo presentiamo, ma l'impedimento a promuovere la nostra fede o condividerla nello spazio pubblico. Questo è ciò di cui stiamo realmente parlando”. Così Ed McFadden, segretario delle comunicazioni dell'Arcidiocesi di Washington, alla Cna.
L'annuncio
L'annuncio, come spiega AciPrensa, mostra la sagoma dei pastori e sullo sfondo un cielo blu con la stella di Betlemme. Inoltre recita la scritta “trova il regalo perfetto” e indica il sito www.findtheperfectgift.org e l'hashtag #PerfectGift. Il sito in questione descrive Cristo come il “regalo perfetto” ed esorta “ad incontrarLo nell'amore di Dio nel prossimo Natale”. Su questa piattaforma è possibile trovare l'invito a partecipare alla Messa di Natale e riflessioni sul senso vero, spirituale della festa. Si danno inoltre indicazioni liturgiche per il tempo d'Avvento e per aiutare le famiglie bisognose e partecipare alle attività dell'Arcidiocesi.
McFadden ha ricordato che questa campagna pubblicitaria è “il modo migliore per raggiungere diverse comunità”, per “ricordare alla gente cos'è il Natale” e “magari incoraggiarli ad andare alla Messa di Natale o a fare volontariato per aiutare gli altri”. La portavoce di Washington Metro ha risposto asserendo che la loro politica pubblicitaria vieta riferimenti “politici e religiosi”. Tuttavia, l'Arcidiocesi ricorda che di recente sono apparse locandine pubblicitarie di pratiche new age e di una Chiesa evangelica.
La parola ai giudici
La campagna sarebbe dovuta iniziare domenica 3 dicembre, inizio dell'Avvento. Per ora la questione è congelata, in attesa del pronunciamento dei giudici. E intanto divampa la polemica: è proibito invitare le persone a meditare sul sacro, sul senso autentico del Natale, mentre è incoraggiato sedurle affinché spendano soldi lasciandosi catturare nella tela del consumismo.