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Juve-Roma, i veleni arrivano fino in Parlamento e nell’Ue

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Mentre in Senato si discute sul Jobs Act, con l’Italia che non riparte dalla crisi economica ed è immersa nei problemi della disoccupazione, tra scioperi e recessione, in Parlamento si preferisce alimentare le tensioni calcistiche. Non bastavano le polemiche in campo e tra tifosi, i veleni di Juve-Roma, dopo la controversa vittoria dei bianconeri avvantaggiati dagli errori dell’arbitro Rocchi, sono arrivati di fronte al legislatore.

Il deputato Marco Miccoli del Pd tifoso romanista doc ha invocato l’intervento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e della Consob, per tutelare, di fronte agli “incredibili errori arbitrali” gli “incolpevoli azionisti” (essendo Roma e Juve quotate in Borsa). Fabio Rampelli, il deputato di Fratelli d’Italia invece, ne ha approfittato per attaccare Graziano Delrio: “Gli italiani pagano fior di quattrini per il campionato di calcio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che detiene la delega allo sport, ha il dovere di spiegarci come intenda garantire risultati ottenuti per esclusivi meriti sportivi”. Anche Marco Travaglio, da tifoso juventino, ha detto: “Non mi vergognavo cosi dai tempi di Moggi: i suoi allievi hanno superato il maestro”. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, in diretta ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio2, ha espresso le sue perplessità sulla gara: “Ho visto Juventus-Roma ieri. La Juve ha rubato su tutto, non c’è un gol che sia regolare.

Non soddisfatti di aver trasformato Juve-Roma in un “affare di Stato”, i politici italiani hanno deciso di esportare i rancori calcistici anche in Europa. Alla schiera dei politici “tifosi” e indignati si è unito anche l’europarlamentare leghista Gianluca Buonanno, che ha pensato di interrogare il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker: “Urge un rapido e urgente ripensamento sulle designazioni arbitrali per le partite di cartello con squadre quotate in borsa”, dato che “certe strane decisioni non incidono solo sul risultato della partita, ma anche sul portafoglio dei risparmiatori e degli scommettitori”.

Sara Sbaffi: