In Italia aumentano le esportazioni di armi. Lo scorso anno, le vendite hanno raggiunto 14,6 miliardi di euro, con un aumento dell’85,7% rispetto ai 7,9 miliardi del 2015. E0 quanto si legge nella Relazione annuale al Parlamento in materia di armamenti, inviata dalla Presidenza del Consiglio. Secondo il report, il 50% del valore delle esportazioni (ben 7,3 miliardi) deriva dalla fornitura di 28 Eurofighter della Leonardo al Kuwait, che sale al primo posto come mercato di sbocco per il Bel Paese. Seguono Gb, Germania, Francia, Spagna, Arabia Saudita (427,5 milioni), Usa, Qatar, Norvegia e Turchia (133,4 milioni).
Italia al primo posto
Sono in tutto 82 i gli Stati di esportazione dell’Italia, che si conferma ai primi posti nella graduatoria mondiale per penetrazione del mercato, emerge ancora dalla Relazione, annuale sull’applicazione della Legge 185 del 1990, inviata dal governo con i contributi dei ministeri di Esteri, Difesa, Economia e Sviluppo economico. Oltre agli aeromobili (che pesano per 8,8 miliardi di euro), la categoria di armamenti più venduta dall’Italia è quella di “bombe, siluri razzi, missili e accessori” per 1,2 miliardi. Nel 2014 le vendite all’estero erano state di 2,9 miliardi. La Relazione annuale in materia di armamenti sottolinea inoltre che nel corso del 2016 l’Italia ha esportato in 82 Paesi in totale, confermandosi uno dei principali attori mondiali per penetrazione del mercato.
In crescita anche l’importazione
Inoltre, nello stesso arco di tempo, anche l’incremento delle importazioni di armamenti ha raggiunto livelli record molto alti: nel 2016 sono arrivate in Italia armi per un valore di 612 milioni di euro, con un aumento del 169% rispetto al 2015. L’82% del materiale è arrivato dagli Stati Uniti.