Si chiama “Salle de Shot”, ossia la “sala del buco” e aprirà ufficialmente le sue porte venerdì 14 ottobre in Francia. Si tratta di una struttura, solitamente aperta nelle immediate vicinanze di un ospedale, dove i tossicodipendenti potranno recarsi per iniettarsi droghe pesanti. Il tutto sotto lo sguardo attento di personale medico ed infermieristico. Gli “utenti” della sala, dovranno dimostrare ai medici di essere maggiorenni e assicurare di essersi procurati la droga da soli.
In Francia il dibattito su quelle che sono state ribattezzate “narcosale” è aperto da lungo tempo, ossia da quando alla guida del Paese c’era Nicolas Sarkozy. Ma è stato solo con il socialista Hollande che è attivato il via libera da parte del governo. Il progetto è sostenuto dalla Mildt, la Missione interministeriale di lotta contro le droghe e le tossicomanie.
Seppur molti ne tessano le lodi, sottolineando che in queste “sale” i tossicodipendenti possono iniettarsi droghe pesanti in buone condizioni igieniche, diminuendo così i rischi di contaminazione in particolare da epatite C e Hiv, resta sempre il fatto che così viene quasi legittimata il loro bisogno di “bucarsi”. Mettere a loro disposizione una stanza, per di più sotto l’osservazione di personale medico e infermieristico competente, non fa sì che diminuiscano le persone che fanno uso di stupefacenti, anzi in un certo qual modo potrebbe anche essere considerato un “incentivo”.