Matteo Salvini folgorato sulla via per il Sud. Dopo l’endorsement da parte di Silvio Berlusconi il segretario della Lega si muove per cercare di guidare il centrodestra nelle prossime elezioni. Per farlo, ovviamente, avrà bisogno dei voti di tutti gli italiani, compresi quelli del Mezzogiorno. Il Carroccio si appresta dunque a fare una clamorosa inversione a U della sua politica. La parola Padania va definitivamente in soffitta e i meridionali tornano a essere italiani. “Ho cambiato idea su di loro – ha ammesso ai microfoni di Rtl – probabilmente prima li conoscevo poco, ho è abbiamo fatto degli errori”.
Il mea culpa ha del clamoroso, se si pensa che viene dalla massima carica di un partito che ha, spesso e volentieri, cavalcato l’onda della discriminazione territoriale e ha fatto della secessione uno dei suoi cavalli di battaglia storico. Ora per Salvini non è più così: “Sono stra convinto che l’Italia o si salva tutta, da Nord a Sud o non ce n’è per nessuno”. Questo perché “l’emergenza è nazionale, la disoccupazione è tale a Milano come a Taranto, Lecce e Catania”. Se non conoscessimo la politica verrebbe da gridare “alleluja”. Ma, purtroppo, il sospetto che dietro l’improvviso ravvedimento di Salvini ci sia la necessità di racimolare voti anche sotto al Rubicone c’è tutto. E poi si lamentano se la gente non va più alle urne.