Fa discutere la mostra che si tiene dal 2 al 24 febbraio al Palazzo Ducale di Massa. Tra le tante opere di arte contemporanea, tutte dell'artista di origine sicialiana Giuseppe Veneziano, ce n'è una in particolare che suscita polemiche.
Gesù in slip
Si tratta della raffigurazione di un Gesù Cristo in croce che indossa, anziché il classico velo bianco, degli slip leopardati con tanto di marchio alla moda. In cima alla croce, l'insegna “INRI” (cioè Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum, letteralmente, “Gesù il Nazareno, Re dei Giudei”) è stostituita dall'acronimo Lgbt (Lesbian, gay, bisexual, transgender). Tra le altre opere esposte, ce n'è anche una che raffigura commensali dell'Ultima Cena intenti a farsi dei selfie.
“L'arte non rappresenta solo tramonti o fiorellini”
Come riporta Il Tirreno, l'autore ha così risposto alle comprensibili critiche: “Per me gli uomini e le donne sono tutti uguali e a me non importa che orientamento sessuale hanno. Mi aspetto critiche dalla Chiesa. Mentre dipingevo questo quadro sapevo che avrei fatto irritare qualcuno, ma l’arte non si può permettere di rappresentare solo tramonti o fiorellini“. “Il mio lavoro – prosegue l'artista – suscita reazioni, ma sono io il primo ad avere certe reazioni quando guardo la realtà di tutti i giorni. Le mie tematiche sono sociali, parlo di sesso, politica, religione, tecnologia e come artista misuro il termometro del clima culturale in cui vivo”. La mostra ha ricevuto il patrocinio del Comune di Massa. Presenti all'inaugurazione di sabato scorso l'assessore alla cultura Eleonora Lama e il vicesindaco Guido Mottini. Quest'ultimo si è definito “orgoglioso che il Ducale possa ospitare un artista internazionale“. La giunta della città toscana è di centro-destra, il sindaco è il leghista Francesco Persiani.