Quante volte sui muri delle nostre città leggiamo dichiarazioni d'amore. Ebbene, d'ora in poi potremmo credere che a scriverle non siano ammiratori, fidanzati o amanti. La mano che imbratta il muro di vernice potrebbe essere quella della persona oggetto della dichiarazione. E' successo a Reggio Emilia, del resto, dove un 27enne di origini azere è stato denunciato per il reato di imbrattamento e dovrà ora farsi carico del ripristino dei luoghi. Il ragazzo si autodedicava scritte come “ti amo”, “sei carino”, “sei bello”.
A identificare il giovane – come riferisce La Gazzetta di Reggio – sono stati gli agenti della Polizia municipale grazie alle telecamere di videosorveglianza, che lo avevano ripreso all’opera armato di bombolette. A tradire il giovane è stata tuttavia l’estrema vanità e il suo uso di “tag” sui social network. Un controllo incrociato su Instagram, Youtube e altre piattaforme ha permesso agli agenti di risalire a un nome e cognome.
Nel corso del blitz a casa del giovane azero, è stata ritrovata la giacca utilizzata per le incursioni. Il giovane interrogato all’interno degli uffici del Comando ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato quindi denunciato.
“Mi scuso con tutte le persone di Reggio Emilia, mi ritengo una brava persona”, le parole del giovane dopo la denuncia riportate da Il Resto del Carlino. Il ragazzo ha giustificato la sua bravata con queste parole: “Non ho mai fatto niente di male tranne questa cosa qua. L’ho fatta dato che ho migliaia di fans su Instagram e faccio il modello, il mio obiettivo era quello di generare scalpore e gelosia tra chi mi segue e godermi le loro reazioni nei commenti e in chat privata, cosa che è poi effettivamente avvenuta”.