In una barzelletta si racconta un processo per disastro edilizio per il quale vengono convocati in tribunale il mattone, il ferro e il cemento. Il mattone, spiega la sua innocenza affermando che mentre in passato venivano messi a due a due appaiati e uno per traverso, in questo caso erano stati messi a uno a uno e non avevano retto allo sforzo. Il giudice lo assolve. La stessa argomentazione viene usata dal ferro e il giudice assolve anche lui. Vedendo questo il cemento esclamĆ²: “Vuoi vedere che adesso daranno la colpa a me? E pensare che neanche c'ero!”.Ā
Dalla barzelletta all'amara realtĆ
Quella riportata sopra ĆØ solo una barzelletta, ma non si discosta molto dalla realtĆ , forse sarebbe anche il caso di dire un'amara realtĆ . Infatti, nelle ultime ore, il giudice per le indagini preliminari ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto – eseguito dai carabinieri di Caserta – di due imprenditori accusati di aver costruito strade e viadotti in tutta Italia usando materiali di qualitĆ e quantitĆ inferiori a quelli dichiarati. Per non essere scoperti pagavano delle tangenti. L'inchiesta ha coinvolto le amministrazioni di Villa Literno e Lusciano: il sindaco del primo comune ĆØ agli arresti domiciliari, quello del secondo risulta indagato. Gli arresti sono stati disposti anche per il direttore responsabile dell'Ufficio tecnico di Villa Literno.Ā
Un pericolo per tutti
Se la notizia dei presunti reati commessi ci dĆ uno scorcio di come – forse troppo spesso – vadano le cose nel Belpaese, non rende perĆ² bene l'idea di quanto questo possa influire sulla sicurezza di tutti. Ponti, strade e viadotti non sicuri, infatti, possono mettere in serio pericolo tutti gli automobilisti e, di conseguenza, chi viaggia con loro. Sarebbe opportuno un cambio di tendenza, una maggiore vigilanza da parte delle istituzioni e delle autoritĆ competenti, prima che tutti si ritrovino a piangere sul latte versato.Ā