Cartelloni shockĀ campeggiano alle fermate dei bus e di fronte agli ospedali dell'Alto Adige. Nelle immagini, si vede la foto di un cadavere steso sul lettino dell'obitorio e una scritta bianca che recita: “Il medico non sapeva il tedesco“. E' la campagna shockĀ messa in atto, in tutto l'Alto Adige, dal partito secessionista SĆ¼dtiroler Freiheit.Ā
La risposta
ControĀ i manifesti si ĆØ scagliata la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) che ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica. “Quel manifesto fa passare un messaggio pessimo: allarmistico per i cittadini, offensivo per i medici e, soprattutto, lesivo per il rapporto di fiducia che ĆØ alla base della relazione di cura: va ritirato, e subito”, ha commentato su AnsaĀ il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. “VenerdƬ 8 novembreĀ ĆØ partita dal nostro Ufficio legale una segnalazione alla Procura della Repubblica – spiega Anelli in una nota – perchĆ© valuti se siano stati violati articoli del Codice penale. Il manifesto ha infatti un contenuto fortemente disinformativo e crea un rilevante e ingiustificato allarme sociale, nonchĆ© lede gravemente l'immagine dei medici in generale e, in particolare, di quelli che operano all'interno del Servizio Sanitario Nazionale”. “La politica dovrebbe imparare, su questo come su altri versanti, a lasciar fuori la salute dalle sue strumentalizzazioni – rileva -. Spero che le autoritĆ intervengano, perchĆØ vanno tutelati il rispetto e la dignitĆ delle persone e delle professioni, oltre al diritto dei cittadini di affidarsi senza falsi e ingiustificati timori ai medici e al Servizio Sanitario Nazionale”. “Rinnoviamo il nostro pieno sostegno ai colleghi dell'Ordine di Bolzano e alla presidente Monica Oberrauch, che si sono trovati a fronteggiare in prima linea – conclude la nota – questo sgradevole attacco a tutta la Professione”.