Del figlio di Kyl e Brent Myers, coppia di statunitensi, si sa che ha due anni. Ciò che non è dato conoscere, nemmeno al diretto interessato, è se sia un maschietto o una femminuccia. I suoi genitori, infatti, hanno deciso di non rivelare il genere sessuale del piccolo, che hanno chiamato con il nome neutro Zoomer. Il motivo della scelta? Lo spiega la mamma Kyl con questa affermazione: “Il sesso è una costruzione sociale”. La donna è stata studentessa di teorie di genere all’Università dello Utah, dove si è convinta di questa curiosa teoria per cui il sesso non sarebbe un questione biologica.
“Certo che tra uomini e donne si sono delle differenze biologiche”, ammette Kyl. E meno male… Però, aggiunge, non è giusto mettere al corrente un bambino del proprio genere sessuale, anche perché – spiega ancora la donna – “esistono gli omosessuali, i transgender” e quindi l'umanità non può essere ridotta alla suddivisione solo tra maschi e femmine. Secondo la madre, Zoomer identificherà da solo il proprio genere quando avrà tre o quattro anni. La coppia, intanto, cerca di dare al figlio un modello di indifferentismo anche tra le mura domestiche, dividendosi equamente i compiti nella vita quotidiana. Per chiamare il piccolo, inoltre, usa il pronome “they” perché, spiega Kyl su Instagram, “in inglese può essere utilizzato anche per indicare il genere neutro”.
La scelta di questa coppia si inserisce in una tendenza in alcuni circoli ristretti del mondo anglosassone. In Gran Bretagna, ad esempio, ha fatto scalpore oltre un anno fa che Paloma Faith, una cantante, ha deciso che crescerà suo figlio senza un'identità sessuale. La trentaseienne ha detto: “Voglio tre figli che saranno ‘gender neutral'”.