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Il film “365 giorni” che esalta l’aberrante pratica del sadomaso

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Come se non bastasse l’originale del film “Cinquanta sfumature di grigio” ora anche le trame di altri romanzi diventano film e si ispirano al sadomaso per le scene erotiche. Lo scorso 7 giugno è uscito su una piattaforma digitale il film polacco “365 giorni”. Anche qui frustini, manette e cravatte per sessioni di soft bondage, come riportato dalla testata Cosmopolitan, sono i tratti distintivi delle scene ed è così che subito nasce l’accostamento all’altro film cult dell’erotismo. Scene da bollino rosso sono sempre più all’ordine del giorno sia nelle fiction in prima serata che nelle pellicole cinematografiche facendo si che generi quasi pornografici, e comunque molto spinti, vengano sempre più scambiati per quella che è tra le espressioni più belle delle relazioni umane e quindi la sessualità vissuto nell’amore e non come mercificazione edonistica di corpi. Nell’attuale contesto sociale impregnato di relativismo e del tutto sessualizzato sembra che resti solo la rassegnazione imponendo, soprattutto i più giovani, ad accettare questi messaggi sbagliati. Succede così che trame intriganti di romanzi vengano trasformate in film a luci rosse o che il business di una certa cinematografia abbia sempre più bisogno di suggestionare con le perversioni.

La trama

Il film in questione, come riportato da Tgcom24, racconta la storia dell’introversa Laura, proprietaria di un hotel di lusso in Polonia. La ragazza, nel tentativo di salvare la sua relazione sentimentale, parte con il suo partner e alcuni amici con destinazione la Sicilia. Qui viene però rapita da Massimo Torricelli, a capo di un clan mafioso dopo la morte del padre, che le concede 365 giorni per innamorarsi di lui. Il film è tratto da un romanzo di Blanka Lipinska ed è il primo di una trilogia, che però come la pellicola hollywoodiana, ha un tratto spiccatamente erotico. La protagonista, infatti, si ritroverà alle prese con un legame molto simile a quello che contraddistingue il rapporto tra Anastasia e Christian Grey con somiglianze che hanno attirato l’attenzione degli utenti. I “365 giorni” di questa pellicola con uno spessore morale diverso da quello che ci si aspetterebbe, nella vita reale potrebbero essere spesi molto meglio…compreso il tempo per la visione di un film come questo.

Rossella Avella: