Sentenza choc a Palermo: se il capo tocca il sedere a una collega, potrebbe non trattarsi di molestia sessuale. È quanto ha stabilito il tribunale di Palermo, che ha assolto l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate del capoluogo siciliano, accusato di aver molestato due colleghe toccando una volta il sedere di una, una volta il seno dell’altra.
“Gli atti erano privi di connotato sessuale”, si legge nella sentenza, e il comportamento dell’uomo era “oggettivamente dettato da un immaturo e inopportuno atteggiamento di scherzo, frammisto a una larvata forma di prevaricazione e a una, seppur scorretta, modalità di impostazione dei rapporti gerarchici all’interno dell’ufficio”. Si tratta, quindi, di un caso acuto di “sindrome di Peter Pan”, un uomo che non è cresciuto e non si rende conto che toccare le parti intime di una donna non può essere considerato uno scherzo.
Secondo il tribunale, “si deve tenere conto del contesto” e non soffermarsi sulle zone toccate o sull’intensità delle palpatine. Quindi, nonostante sia stato lo stesso dirigente ad ammettere di aver toccato le due donne e nonostante le signore abbiano precisato di non aver gradito “lo scherzo”, il tribunale ha deciso di non incriminare l’uomo, dato che egli da questo gesto non ha tratto nessun piacere sessuale.
La Procura di Palermo sta valutando di chiedere il ricorso in appello, visto che la stessa sentenza certifica che molestie sono avvenute e, quindi, andrebbero condannate. La prossima volta, forse, l’uomo ci penserà due volte prima di fare lo spiritoso.