Non è raro che, molte volte, il pessimo esempio parta “dall'alto”, ovvero da chi, in teoria, dovrebbe rappresentare il modello da seguire per un bambino. Che i piccoli discutano fra loro è cosa nota, così com'è vero che, con la stessa facilità con cui hanno discusso, riescano a fare la pace. Lo stesso non può dirsi di alcuni adulti che, anziché risolvere le contese dei loro figli, riescono addirittura a far peggio, dando prova di tratti caratteriali che poco (o per nulla) si addicono al ruolo di genitore. Quanto accaduto a Carcare, in provincia di Savona, rientra in questa categoria di atteggiamenti poco edificanti: dopo aver assistito alla lite fra suo figlio e un altro bambino per il possesso di un'altalena nel parco giochi, l'uomo è intervenuto per sedare gli animi, ottenendo come risultato il discutere con una donna, parente dell'altro bimibo della contesa, in un confronto piuttosto acceso nel pieno del parco pubblico.
Il pestaggio
Si pensava che il tutto fosse finito lì. Ma i genitori del bambino, però, non hanno perdonato il litigio innescato dall'uomo, covando l'idea di una vendetta da consumare a stretto giro: per questo, il giorno successivo, entrambi (accompagnati da un'altra persona) hanno organizzato la spedizione punitiva, rintracciando l'uomo in un bar e colpendolo alle spalle senza tuttavia riuscire a sorprenderlo. Vista la mala parata, i tre hanno deciso di andarci giù pesante, intervenendo tutti insieme e pestando a sangue il papà del bimbo “rivale”. Il gruppo, dopo il pestaggio, si è dato alla fuga, finendo comunque in arreso poco dopo con l'accusa di lesioni gravi aggravate, L'uomo, infatti, è stato soccorso e ricoverato in ospedale con lesioni piuttosto serie, tra le quali un trauma cranico e la frattura del setto nasale, tutto guaribile in una trentina di giorni di prognosi. Resta la (enorme) gravità dell'episodio.