La chiamata alle armi dell’Isis rivolta alle giovani generazioni di musulmani continua a far presa. Ma spesso ad annunciare la propria adesione alla causa della Jihad non sono solo lupi solitari e foreign fighters. A volte c’è chi, per seguire quella che sembra diventata una squallida moda, decide di mostrarsi su Facebook con tanto di kalashnikov e divisa d’ordinanza nera, finendo col ritrovarsi in un mare di guai. E’ la storia di B.A., 35enne tunisino di Gorizia che ha deciso di spaventare la rete, facendosi riprendere in mezzo alla strada mentre lancia messaggi di guerra all’Occidente.
L’occhio dello smartphone ha indugiato più di una volta sull’arma simbolo del terrorismo internazionale. Ma la scelta di postare la clip sul social network più famoso del pianeta è stata decisamente un azzardo. L’uomo è stato infatti immediatamente rintracciato e sottoposto a perquisizione da parte della polizia la quale ha svelato il bluff: il mitra, infatti, era solo un giocattolo, un “simulacro” per dirla in termini tecnici. Il tunisino, accolto e poi fuggito dal Cie di Gradisca, era piuttosto noto nella sua città, alle forze del’ordine (tra cui la Digos di Trieste) è bastato localizzare il luogo dove la farsa era stata messa in piedi. Quando lo hanno visto passare insieme con la moglie lo hanno fermato e immobilizzato e ora dovrà rispondere per procurato allarme.
Dopo essere giunto in Italia il ragazzo si era sposato con una ragazza italiana, mettendosi in regola. L’anno scorso, però, forse perché depresso, aveva dato fuoco all’alloggio della donna ed era stato anche accusato di maltrattamenti nei suoi confronti, finendo in manette. Ora le autorità stanno indagando sui suoi possibili legami con il mondo del fondamentalismo islamico.