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GdF, 100 tonnellate di rifiuti speciali abusivi sequestrate nel porto di Napoli

L'operazione in collaborazione con l'Arpac e l'Area Tecnica dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale

Il tema della gestione dei rifiuti è solo momentaneamente passato il secondo piano per via dell’emergenza Covid. Ma nel frattempo, rimane alta l’attenzione delle Forze dell’ordine sulle attività malavitose connesse a questo grande “affare”.

Ben 100 tonnellate di rifiuti speciali stoccati senza autorizzazione. E’ questo il quantitativo posto sotto sequestro dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, come riportato da Sky TG 24.

Il materiale sarebbe stato rinvenuto all’interno della zona portuale. Al termine dell’operazione, un uomo di 58 anni di Pozzuoli sarebbe stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inquinamento ambientale e attività di gestione, deposito e stoccaggio di rifiuti non autorizzata.

L’operazione

Nell’ambito di specifiche attività di analisi di rischio e di osservazione del territorio, i Finanziari hanno individuato nella zona portuale di Napoli un’area di 600 metri quadri circa in cui erano ammassate tonnellate di rifiuti speciali. Alcuni di questi sono classificabili come “pericolosi”. La zona di deposito abusivo era ubicata in un piazzale utilizzato da una società per sosta e movimentazione di container.

Grazie a sopralluoghi effettuati dal personale dell’Arpac di Napoli e dell’Area Tecnica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, la GdF ha individuato inoltre perdite di fluidi provenienti dai mezzi pesanti che sono confluite nel fiume Pollena (che finisce in mare).

 

 

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