Nonostante la pandemia e la quarantena, non si ferma l’azione truffaldina dei furbetti. La Guardia di finanza di Vicenza ha scoperto nove nuovi casi di illecita percezione del reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 50.000 euro sottratti illegittimamente. Gli accertamenti sono stati eseguiti nei comuni di Vicenza, Altavilla Vicentina, Montebello Vicentino, Recoaro Terme, Schio, Pojana Maggiore, Lonigo ed Asiago.
I casi più eclatanti
Nel corso dei controlli, scrive Ansa, le fiamme gialle hanno riscontrato irregolarità nelle dichiarazioni e nei documenti allegati alle richieste presentate dagli interessati agli uffici dell’Inps. In un caso, il percettore (residente a Vicenza) qualche mese dopo aver ottenuto il beneficio dell’ammissione al reddito di cittadinanza aveva costituito ed avviato un bar corrente ad Altavilla Vicentina; in un altro caso (a Montebello Vicentino) è emerso che il richiedente aveva omesso di dichiarare la percezione di emolumenti da lavoro dipendente, nascondendo anche la circostanza di avere la rappresentanza legale di sei società di capitali. Insomma, il virus della furbizia è più contagioso del covid.