Resta in piedi, malconcio e sfibrato come nemmeno il suo “collega” romano Spelacchio. È quel che resta dell'albero di Natale dedicato alle “vittime del dovere”, agenti o magistrati morti nell’espletamento del loro servizio, uccisi dal terrorismo o della mafia. Tra gli addobbi, spiccano le foto di vittime di mafia o terrorismo, come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Era stato allestito a Milano, nel quartiere Corvetto, dal Municipio Zona 4 insieme ad una associazione di poliziotti.
Le accuse del presidente del Municipio
L'abete ha subito però più tentativi di incendio e la vandalizzazione. È successo un anno fa, ed è ricapitato anche quest'anno, due notti di seguito, sempre intorno alla data della notte di San Silvestro. L'anno scorso, il 1° gennaio 2017, il presidente di Zona Paolo Bassi parlò di “un gesto pianificato e inquietante”. Oggi, trecentosessantacinque giorni dopo, Bassi si rivolge al sindaco di Milano, Beppe Sala, “al quale – dice – ho più volte rivolto un appello affinché condanni e chieda lo sgombero delle occupazioni abusive dei cosiddetti centri sociali”. Bassi scrive che l'albero “è stato vandalizzato da un gruppo di ragazzi che sembrerebbero appartenere a una delle okkupazioni politiche del quartiere“. “Qualcuno li ha ripresi – spiega – foto e filmati sono stati acquisiti dal mio assessore Carmine Abagnale che li ha subito trasmessi alla Polizia. Lasciamo a loro fare le indagini e stabilire le responsabilità, come è giusto che sia”.
I due tentativi
Un primo tentativo di accanirsi contro l'albero era avvenuto la notte tra 30 e 31 dicembre 2017, in quel caso i responsabili sono stati fermati da un gruppo di stranieri, abituali frequentatori della piazza in cui l'abete è stato allestito. La notte seguente – riferisce Il Giorno – i vandali sono riusciti a incendiare la base dell’albero prima che intervenisse la polizia. Bruciata la parte inferiore, qualche ramo e le foto di Falcone e Borsellino.
La protesta dei cittadini
Corvetto è un quartiere difficile di Milano. Episodi di intolleranza e di illegalità si susseguono. Per questo il 4 gennaio alle 19 un gruppo di cittadini guidato dal comitato di quartiere manifesterà per le strade per chiedere maggiore legalità. “Comunque – conclude il presidente Bassi – possono pure colpire l'oggetto, ma non scalfiscono l'idea. Se a qualcuno dà fastidio che in una piazza difficile come questa vengano messi dei simboli di legalità, si metta il cuore in pace. Continueremo a farlo”.