Degrado e vandalismoĀ non risparmiano i luoghi sacriĀ dell’Italia. E’ quanto accade al Santuario dell’Incoronata, in provincia di Foggia, in uno dei luoghi di culto piĆ¹ frequentato della Capitanata. Nella zona del bosco che circonda la basilica,Ā fino a qualche tempo fa frequentata assiduamente da cittadini rom e piĆ¹ volte colpita da operazioni di sgombero da parte delle forze dellāordine, ora si aggiunge anche il fenomeno del “car sex”. Come riportano media locali, coppie scambiste e single in cerca di “emozioni forti” si danno appuntamento di notte nelle strade adiacenti la chiesa per dare sfogo alle loro pulsioni.
Al sorgere del sole, quello che resta sono immondizia e sporcizia che rimane alla mercĆ© del clima e degli animali. Un fenomeno triste che evidenzia quanto sia finito nel dimenticatoio uno dei luoghi sacri piĆ¹ importanti della Puglia, tra i piĆ¹ amati dai credenti e meta di migliaia di pellegrini che ogni anno, in particolare nel mese di aprile, raggiungono a piedi il Santuario per venerare l’effige della “Madonna Nera”. Oggi, al tracollo economico dellāarea si sono aggiunti la perversione ed il sesso.
Numerosi i siti web che, purtroppo, segnalano il Santuario come tra i migliori per una “scappatella”. Il fenomeno, tuttavia, non si limita solo alle ore notturne. Secondo la testimonianza di alcuni giovani anche in pieno giorno, all’ombra del maestoso campanile che svetta tra gli alberi, si puĆ², a malincuore, assistere a scene di questo tipo. Tuttavia, fino ad oggi, le autoritĆ locali non hanno emesso alcun provvedimento. Il rettore del Santuario, don Ugo, interpellato in merito alla denuncia di un quotidiano locale, pare sia all’oscuro diĀ ciĆ² che accade nel parco che circonda la basilica. Ā Anche i commercianti della zona sono totalmente ignari del degrado che regna sovrano nel bosco.
A portare all’attenzione dei media locali quanto avviene, sono state le guardie giurate di “Fare Ambiente” che sorvegliano il bosco. Nei perlustramenti, notturni e diurni, le forze dell’ordine incontrano molte persone, anche insospettabili a detta loro, che accedono con le auto al parcoĀ dalla parte retrostante le attivitĆ commerciali attigue al Santuario.