La persecuzione dei cristiani non avviene soltanto in quei Paesi in cui allignano le radici velenose del fondamentalismo religioso. I recenti episodi di intolleranza, blasfemia, vandalismo che si sono consumati in Australia e in Argentina, dimostrano che anche dove si fa vanto di democrazia, la Croce è spesso nel mirino.
Insulti e svastiche sulle chiese
Come riferisce La Nuova Bussola Quotidiana, in Australia, dove tra poco si terrà un referendum sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, sono state imbrattate due chiese con le scritte “crocifiggi chi vota No” e con disegni delle svastiche naziste.
La (pacata) reazione dei pastori
All’odio hanno risposto i pastori delle due chiese colpite con dichiarazioni molto caute. Drew Mellor, pastore della chiesa anglicana di Glen Waverley a Melbourne, ha dichiarato di non capire il perché della violenza visto che la Chiesa “non esclude nessuno”, infatti – ha aggiunto – “abbiamo ministri che hanno rapporti consolidati con persone che si definiscono omosessuali”. David O’Brien, pastore della seconda chiesa colpita, quella battista di Waverley, ha invece parlato di “un’epoca in cui la tolleranza viene meno”.
Statua della Madonna imbrattata
In Argentina, invece, nella città di Resistencia, il 15 ottobre un centinaio di femministe ha proiettato sulla facciata della cattedrale immagini di fiamme e gravi insulti nei confronti della Vergine Maria, ha imbrattato una statua della Madonna, ha appeso finti assorbenti usati sui cancelli della chiesa e lanciato fumogeni urlando a favore dell’aborto. “Chiesa, spazzatura, siete voi la dittatura!” è il grido intonato durante il quale alcune femministe si sono scoperte i seni.
Cori contro il Papa e violenze
Non solo. Come se sospinte in un mefistofelico slancio di odio, hanno provato ad appiccare un incendio, nonché hanno intonato altri cori ingiuriosi verso la Chiesa ed uno verso il Papa nel quale invitavano l’attuale Pontefice Bergoglio a guardare il crescente numero di aborti. Hanno inoltre scritto con la vernice nei pressi della chiesa “lesbiche, morte al maschio!” e altri insulti.
Come riferisce Infocatolica, due uomini che hanno provato ad arginare la rabbia di questi gruppi di femministe, sono stati aggrediti e macchiati sul volto con della vernice rossa.
La recidiva Argentina
Episodi simili si sono registrati anche nei pressi della cattedrale di Buenos Aires nel marzo scorso. Periodicamente in Argentina si verificano queste aggressioni contro le chiese e i simboli cristiani al termine di marce organizzate da gruppi femministi. Il seme dell’odio anti-cristiano è seminato ovunque.