Il boia torna a fare paura in Arkansas, dove il governatore repubblicano, Asa Hutchinson, ha dato l’ok per far giustiziare otto condannati a morte dal 17 al 27 aprile. Rita Sklar, direttrice dell’American Civil Liberties Union of Arkansas, ha definito quello che sta per accadere “un’orribile catena di montaggio della morte“.
Mai tante esecuzioni in così breve tempo dal 1976
Il boia in Arkansas era fermo dal 2005, anno in cui era stata eseguita l’ultima condanna a morte. Secondo quanto riferito dal “Death Penality Information Center“, nessuno stato ha mai giustiziato tanti condannati in un lasso di tempo così breve dal 1976, anno in cui la pena di morte era stata reintegrata dalla Corte suprema. Fino ad ora, a detenere la maglia nera per le esecuzioni era il Texas: tra il maggio e il giugno del 1997 erano stati uccisi otto condannati.
La fretta legata alla scadenza dei farmaci letali
Da dodici anni nello Stato non venivano eseguite condanne a morte a causa della difficoltà nel reperire i farmaci che compongono il cocktail letale. E proprio per questo il governatore Hutchinson ha deciso di dare un’accelerata alle esecuzioni. La scorta di midazolam, ossia l’anestetico utilizzato nelle iniezioni e il più difficile da reperire vista la contrarietà delle case farmaceutiche a “partecipare” alle esecuzioni, scadrà alla fine del mese. Da questo fatto dipende la fretta del governatore di fissare le date per le condanne a morte. Lo staff di Hutchinson ha già comunicato che “non si tornerà” indietro sulla macabra decisione.