Un giovane di 26 anni è finito dietro le sbarre perché nel febbraio scorso avrebbe telefonato minacciando in un negozio minacciando la presenza di una bomba. Tutto ciò, per far uscire dal negozio la sua ragazza, che lì lavorava. L'arresto, dopo le indagini, è avvenuto il 15 aprile scorso. Come riferisce Cbs7, il fatto è avvenuto a Lovington, nel Nuovo Messico, Stati Uniti.
Il fatto
Secondo il Dipartimento di Polizia di Lovington, sarebbe arrivata una segnalazione che in un negozio ci sarebbe stato un allarme bomba al telefono. Dopo aver verificano l'assenza di alcun ordigno, sono poi iniziate le indagini che avrebbero rilevato che il 26enne avrebbe effettuato la telefonata per ottenere l'evacuazione del locale dei clienti e del personale, compresa la sua fidanzata. Era un modo per vederla prima che terminasse il suo turno di lavoro.
Il precedente
Quanto avvenuto in questa località degli Stati Uniti ricorda un fatto simile, avvenuto un anno fa a Londra. Un uomo aveva chiamato la polizia per avvisare che sull'aereo in partenza solo otto minuti dopo da Londra (Gatwick) e diretto a Los Angeles, c'era un pacco bomba. La folle idea gli è venuta in mente per posticipare l'orario di partenza e poter prendere l'aereo, di cui aveva il biglietto, malgrado fosse in ritardo. Infatti i funzionari sono stati costretti allora a posticipare il decollo di 90 minuti per effettuare le verifiche di sicurezza a bordo. Una volta constatato che non vi fosse nulla di sospetto sull'aereo, il volo è avvenuto regolarmente. L'uomo, invece, è stato fermato ai controlli perché – nonostante l'escamotage – non è riuscito comunque ad arrivare in tempo in aeroporto. Il responsabile non l'ha fatta però franca. Solo undici giorni dopo, infatti, l'uomo è stato arrestato in aeroporto mentre stava per prendere un altro volo per gli Stati Uniti.