Inquinamento, erosione della spaiggia ed ecosistema devastato. Sono questi i problemi che, a causa dell'improvvisa salita alle luci della ribalta, rendono precaria la situazone di Maya Bay, la baia thailandese sull'isola di Koh Phi Phi Ley. L'angolo di paradiso in riva al mare, è diventato famoso dopo il film “The Beach” che vede protagonista Leonardo di Caprio.
In un primo momento, per evitare le problematiche dovute alle orde di turisti, le autorità avevano deciso di chiudere temporaneamente la baia, impedendo l'accesso per 4 mesi, da giugno. Ma ben presto, si sono rese conto che la situazione era peggiore del previsto, per questo la decisione di chiuderla a tempo indeterminato o, per lo meno, fino a quando l'ecosistema della baia non sarà tornato alla normalità. L'annuncio è stato dato sulla Gazzetta ufficiale della Thailandia dal dipartimento per i Parchi nazionali. “Abbiamo fatto valutazioni ogni mese e abbiamo scoperto che l'ecosistema era seriamente distrutto dai turisti, con fino a 5mila arrivi al giorno – ha spiegato il direttore Songtam Suksawang – E' molto difficile rimediare e riabilitarla perchè la sua spiaggia è stata completamente distrutta così come le piante che la coprivano”.
Si tratta di un problema che affligge diversi paradisi nell'Asia sud-orientale: ad aprile il presidente filippino, Rodrigo Duterte, aveva annunciato una chiusura di sei mesi per la popolare spiaggia di Boracay, mentre l'anno scorso l'Indonesia aveva dichiarato “un'emergenza immondizia” a Bali.
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