Irifiuti di Roma fanno parlare. Non solo per l'accumolo lungo i marciapiedi o per le fiamme, in un cassonetto di viale Palmiro Togliatti, nel quartiere di Cinecittà, sono spuntate da un sacco trasparente lasciato in bella vista decine di carte d'identità stracciate, pezzi di carta che contengono comunque informazioni sensibili. Il fatto – come riferisce Il Messaggero – è avvenuto davanti a una delle entrate laterali della sede secondaria del VII Municipio.
Come spiega il quotidiano romano, “le informazioni contenute nei documenti di identità, anche se parziali, possono comunque essere usate per estorcere informazioni e sono, praticamente, un assist per gli esperti del trashing, la truffa messa in atto dai ladri di identità che frugano nell’immondizia per ottenere informazioni riservate sulle vittime. Più volte il Garante della privacy ha lanciato l’allarme su bollette e documenti gettati nella spazzatura, materiale prezioso per i truffatori che prediligono proprio i cassonetti vicini agli uffici pubblici“. Sulla vicenda è intervenuta Monica Lozzi, presidente del VII Municipio, del M5s: “Il ritrovamento di parti di carte di identità è un fatto grave, si tratta di elementi che andrebbero distrutti in un altro modo e non semplicemente stracciati”. La Lozzi ha detto di aver convocato i responsabili del servizio per capire cosa possa essere accaduto”. La presidente ha inoltre spiegato di aver mandato la Polizia Locale “che ha prontamente rimosso queste carte d'identità. Ho anche chiesto, con nota formale, l'avvio di un'indagine per capire se ci sono profili penali da perseguire. Parallelamente – dichiara la minisindaca – abbiamo fatto partire le verifiche amministrativo ed è stato dato avvio ad un procedimento disciplinare nei confronti del responsabile“.