Usavano un metodo evidentemente remunerativo per rubare nelle cassette delle offerte dei fedeli nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Ma i due ladri, un romano di 52 anni e un 33enne bosniaco, entrambi già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati dai Carabinieri.
Il fatto
Come riferisce un comunicato stampa del Comando provinciale dei Carabinieri di Roma, i due sono stati notati da una turista inglese, mentre armeggiavano vicino la fessura della cassetta di legno, che ha subito ha allertato il personale della Gendarmeria Vaticana in servizio. Gli agenti sono subito intervenuti ed hanno bloccato i due ladri, richiedendo subito l’intervento dei Carabinieri. Ai due sono stati sequestrati un metro metallico allungabile, su cui avevano applicato del nastro adesivo all’estremità, per pescare le banconote e le monete. I due “ladri di offerte” sono stati ammanettati e portati in caserma, dove sono stati trattenuti in attesa del rito direttissimo. L'accusa nei loro confronti è di furto aggravato in concorso.
I precedenti
Le chiese sono spesso obiettivo dei ladri, richiamati dalle offerte dei fedeli. Si usano talvolta dei metodi fantasiosi pur di mettere a punto il colpo. Un anno fa nella parrocchia di Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli, un uomo, spacciatosi per un prete, con tanto di colletto bianco, si è intrufolato nella sagrestia della chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio per trafugare le offerte dei fedeli. Il finto sacerdote, un pensionato di 73 anni, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, fiducioso di essere scambiato per il parroco, ha scassinato la porta della sagrestia dove erano custodite le offerte dei fedeli. Ma nella stanza è entrato il vero pastore, don Ciro, che ha riconosciuto l'uomo nonostante il maglioncino scuro, la camicia nera e il colletto bianco. Il 73enne, impaurito, ha tentato la fuga, spintonando anche il vero sacerdote, facendolo cadere a terra. L'uomo è stato quindi arrestato dai Carabinieri.