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Duterte: “Sparate ai genitali delle guerrigliere”

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Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, è tornato al centro delle polemiche dopo aver pronunciato un discorso nel  quale ordinava ai suoi soldati di sparare alle guerrigliere nella vagina.

Frasi choc

Le dichiarazioni sono arrivate nel mezzo di un discorso rivolto ad oltre 200 ex soldati comunisti a Malacanang, ai quali ha dato direttive ben precise. “C'è un nuovo ordine del capo, 'non vi uccideremo, vi spareremo nella vagina'”, ha dice Duterte, spiegando che senza organi genitali le donne sono “inutili”. Il discorso del Presidente è stato poi censurato dalle stesse autorità, tanto che nella trascrizione delle sue parole al posto del termine “vagina” compare un semplice trattino. Ma nella registrazione si sente molto bene, così come le risate dei soldati.

Le reazioni

La nuova uscita di Duterte non è passata inosservata e ha suscitato la reazione delle organizzazioni per i diritti umani e dei gruppi femministi. “E' solo l'ultima di una serie di dichiarazioni misogine, dispregiative e umilianti che ha fatto sulle donne”, ha commentato al 'Guardin' Carlos H Conde, ricercatore filippino per Humans Right Watch, citato dal Guardian. Una rappresentante dell'organizzazione femminista 'Gabriela', ripresa da Independent, ha sottolineato come Duterte in questo modo “incoraggi apertamente la violenza contro le donne, contribuisca all'impunità di questa, e si conferma ulteriormente come il più pericoloso macho-fascista nel governo di adesso“. 

Battute tristi

Il Presidnete filippino è abituato a denigrare pubblicamente le donne, definendo poi le sue dichiarazioni “battute”. E' il caso dello stupro di una missionaria australiana uccisa durante una rivolta in carcere nel 1989; durante la campagna elettorale del 2016, Duterte si lamentò di non essere stato il primo. Non va meglio alle donne del mondo politico che non concordano con lui: vengono messe alla berlina, facendo battute sul loro aspetto e appeal sessuale. Come ha sottolineato la settimana scorsa il suo portavoce, Harry Roque, le donne reagiscono “in maniera eccessiva” ai commenti del presidente: “E' divertente, dai, fatevi una risata”, è la replica che arriva dai palazzi del potere di Manila.

L'indagine dell'Aja

Le nuove “battute” con annesso polverone mediatico ssono arrivate dopo che la settimana scorsa la Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja ha fatto saper di aver avviato indagini preliminari per crimini contro l'umanità nei confronti di Duterte per la sua “guerra alla droga” che ha già fatto oltre quattromila morti.

Laura Boazzelli: