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Diventa milionario fingendosi principe saudita

Nel celebre film con Alberto Sordi Il Marchese del Grillo, l'umile Gasperino er carbonaro si ritrova dal giorno alla notte a vivere nei panni di un marchese senza volerlo. Anthony Gignac, invece, dall'altra parte dell'Oceano, a Miami, ha finto deliberatamente di essere un principe per truffare e vivere a sbafo. L'uomo, 47 anni, di origine colombiana, si faceva chiamare Sultan Bin Khalid Al Saud, fingeva di essere un membro della famiglia reale dell'Arabia Saudita. Ora, dichiaratosi colpevole di essersi finto per un funzionario governativo straniero, rischia anni di carcere per furto d'identità e frode.

Egli ha ammesso di aver rubato circa 8milioni di dollari in totale a 26 persone in tutto il mondo negli ultimi due anni. Insieme a dei complici, svolgeva una vita nel lusso, acquistando Ferrari, Rolls Royce, orologi Rolex, gioielli Cartier e un appartamento con due camere da letto nell'esclusiva isola di Fisher sulla Baia di Biscayne, in Florida. “Ha dichiarato in modo falso di avere immunità diplomatica e che avrebbe ottenuto un check-in dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in poche ore”, riferiscono dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti. “A Gignac sono stati dati regali, inclusi costosi dipinti e gioielli, sulla base della sua falsa rappresentazione di se”.

I sospetti sull'uomo sono nati nel novembre scorso, quando ha preso un volo da Londra a New York con un passaporto risultato falso intestato a un'altra persona. Di qui è scattato il fermo e poi una perquisizione nella sua residenza nell'isola di Fisher, che aveva la targa “Sultano” sulla porta d'ingresso. Non solo, all'interno dell'abitazione gli investigatori del Servizio di sicurezza diplomatica hanno trovato vari biglietti da visita con alias e finti titoli di Gignac, come “Sua Altezza Reale”, “Principe” e, appunto, “Sultano”. Gli investigatori hanno anche trovato targhe diplomatiche false, un falso badge diplomatico di sicurezza, carte di credito non autorizzate, migliaia di dollari in contanti e documenti finanziari intestati a un membro della famiglia reale saudita. Nel 2015 Gignac aveva anche creato una società di investimento fraudolenta, attraverso la quale svolgeva attività commerciali in tutto il mondo. Proponeva inoltre investimenti ad altre persone: una di queste, ha investito ben 5milioni di dollari. Risale poi al 2017 il tentativo dell'uomo di acquistare un hotel a Miami usando una carta di credito intestata a un membro della famiglia reale saudita. Durante la trattativa, si recava in albergo – nemmeno a dirlo – a bordo di una scintillante Ferrari. Ma la corsa del truffatore ora è finita.

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