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“Dicono che non sono brave”, paziente rifiuta l’anestesista donna e torna a casa

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Quali parametri bisogna prendere in considerazione per stabilire se un dottore, un anestesista, o anche un insegnante, è competente nel suo lavoro? Forse bisognerebbe considerare la sua professionalità, la competenza e la preparazione con cui si appresta a svolgere il suo compito. Ma non la pensa così un settantenne di Savona che ha rifiutato di sottoporsi ad un intervento perché di turno c’era un’anestesista donna.

Lo sconcerto dei medici

Come riportato dal Secolo XIX e da La Stampa, tutto era già pronto: la sala operatoria, i medici e gli infermieri erano già al loro posto… ma del paziente neanche l’ombra. Infatti, quando il chirurgo si è recato nella camera del paziente per incoraggiarlo prima dell’intervento, quest’ultimo ha voluto sapere chi sarebbe stato il suo anestesista. Quando ha appreso che si trattava di una donna il paziente, spalleggiato dalla moglie, ha fatto marcia indietro, si è rifiutato di sottoporsi all’intervento ed ha firmato la liberatoria per lasciare la struttura sanitaria contro il parere medico, lasciando di stucco sia il chirurgo che l’anestesista.

“Nulla di personale”

Il paziente è stato irremovibile dalla sua decisione e, quando i medici hanno chiesto quale fosse il motivo, la giustificazione dell’uomo li ha lasciati di sasso. “Non mi faccio operare con un’anestesista donna – ha spiegato il paziente -. Nulla di personale, ma in giro dicono che le anestesiste del San Paolo non sono brave”. A questo punto i sanitari hanno cercato di spiegare all’uomo che si trattava di voci senza fondamento, ma la coppia non ha cambiato idea. In assenza di un anestesista di sesso maschile, hanno annullato l’intervento e sono tornati a casa loro.

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