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Corruzione in appalti per 300mila euro: blitz dei carabinieri

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Nonostante l’impegno nel pattugliare le strade, le forze dell’ordine continuano a mantenere alta l’attenzione sui fenomeni di criminalità che emergono sul territorio nazionale.

Il fatto

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Vicenza, coadiuvati dai colleghi dell’arma locale, stanno eseguendo dall’alba di stamane, nelle province di Venezia, Palermo e Livorno, quattro misure cautelari di arresto domiciliare nei confronti degli appartenenti a una probabile associazione a delinquere, i quali avrebbero posto in essere vari episodi di corruzione fra privati. Altre 45 persone, rappresentanti o titolari di impresa, sarebbero state denunciate in stato di libertà poiché ritenute responsabili della sola corruzione tra privati e per aver elargito le tangenti.

 

Le indagini e la dinamica dell’atto corruttivo

I provvedimenti, disposti dal GIP di Vicenza e coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno dato il via alle indagini lo scorso novembre a seguito dell’esposto presentato da un’azienda vicentina, leader a livello nazionale nel servizio di ristorazione. I quattro arrestati, sfruttando la fiducia della proprietà, avrebbero orientato sistematicamente le procedure di aggiudicazione degli appalti privati del gruppo a favore di imprese disponibili a riconoscere loro una percentuale dell’importo del contratto di forniture di opere o servizi. Secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori dell’Arma il ricavato supera i 300 mila euro.

L’impegno delle forze dell’ordine per il rispetto del Dpcm

Nella giornata di ieri, 27 aprile, gli agenti delle forze di polizia hanno controllato 274.396 cittadini. Di questi, poco più di 5.600 sono risultati in violazione delle norme sancite dal Decreto del Presidente del Consiglio per la prevenzione del Coronavirus. Ha riportarlo le stime pubblicate con cadenza quotidiana dal sito del Ministero degli Interni. Ancora, il Viminale fa sapere che sono 101.872 le attività commerciali sottoposte ad attenzione dalle forze dell’ordine. Poco meno di 160 hanno ricevuto sanzioni amministrative e solo 6 hanno dovuto sospendere momentaneamente l’esercizio.

Gianpaolo Plini: