Ha quasi dell’incredibile la storia che arriva da Como, dove un uomo di 63 anni, un senzatetto ha ricevuto una multa di 280 euro, che saliranno a 400 euro in caso di mancato pagamento immediato, dalla polizia per “essersi allontanato dal proprio domicilio in violazione delle restrizioni anti-Covid”.
Cosa è successo
Gli agenti lo hanno multato intorno alle 21.05 sotto i portici del liceo Volta, in pieno centro storico dove l’uomo si era accampato. L’uomo si chiama Pasquale e pur avendo formalmente un domicilio, in realtà non ha una casa e da una decina d’anni vive per strada; si mantiene chiedendo l’elemosina su un banchetto, con cartelloni che raccontano la sua storia.
Come è possibile?
Ma come è possibile che un senzatetto venga multato per essersi allontanato dal suo domicilio?. E’ già impensabile che un uomo – o una donna – sia costretto a dormire per strada, in questo momento ancor più pericoloso, non solo per il freddo ma anche a causa della pandemia. Ma multare una persona che non ha neanche un euro per provvedere ai suoi bisogni primari, come si pensa che quest’uomo potrebbe pagare la multa? Con quali soldi?
Non sarebbe più opportuno che i Comuni di tutta Italia attivassero e potenziassero quelli che vengono chiamati Piani freddo per dare accoglienza a questi senzatetto, garantendo così loro un tetto sopra la testa, il giusto distanziamento sociale e il rispetto delle norme anticovid?