In questi giorni, medici ed infermieri, dopo miliardi di taglia alla sanità, sono la speranza degli italiani. Operatori in prima linea che con alte probabilità di contagio continuano a svolgere il loro lavoro con serietà e passione, per salvare la vita a molti cittadini che il Coronavirus ha ridotto alla terapia intensiva. Turni anche di dieci ore, segni delle mascherini in viso, mani squamate dall’umidità dei guanti di lattice, la stanchezza della tensione. Ma alcuni, 249 medici di Napoli hanno disertato l’aiuto all’emergenza e si sono messi in malattia attirando il commiato del direttore del dipartimento emergenza, Ciro Mauro.
La situazione
Diversi primari e medici che lavorano in ospedali nevralgici della città di Napoli stano lottando contro il Coronavirus. Proprio nella giornata di ieri martedì 17 marzo sono risultati positivi anche due dirigenti del Policlinico Vanvitelli, che ora sono a casa in una situazione non preoccupante. Ma il caso che ha fatto infuriare molti operatori e cittadini è quello registratosi nel capoluogo campano dove 249 medici dell’ospedale Cardarelli di Napoli si sarebbero messi in malattia. Una diserzione di massa che lascia basiti.
Direttore Ciro Mauro
Anche in corsia sono arrivati dunque “i furbetti del Coronavirus”. A denunciare quanto accaduto nell’ospedale della città di Napoli è stato il direttore del Dipartimento Emergenze Ciro Mauro, che ha affermato che da un lato ci sono tutti gli operatori che lavorano e dall’altro quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo. Il direttore ha affermato che l’ospedale andrà in ogni caso avanti: “Penso a tutti gli operatori che sono al loro posto e penso anche a quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare. Per loro non abbiamo rancore, ma solo commiserazione”. In tutta la Campania al momento sono 423 i positivi al coronavirus, 258 totali vengono dalla provincia di Napoli.
Medici contagiati
Ci sono inoltre venti medici degli ospedali Cardarelli, Monaldi, Pascale che oggi sono ricoverati in reparti o costretti a casa da sintomi sotto controllo. Tutto sarebbe iniziato questa volta a partire dal paziente 1 del Cardarelli, la stimata primario della Obi (Osservazione breve intensiva).