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Coronavirus, quando la minaccia è uno sputo

L’ uomo, in stato di ebbrezza, è stato arrestato.

Gli Agenti del reparto Sicurezza Urbana della Polizia Locale di Genova hanno fermato per un controllo un cittadino italiano di 51 anni, in evidente stato di ebbrezza che stava consumando una birra per strada. Per sfuggire ai controlli della Polizia Locale ha sputato in faccia a uno degli agenti dicendo di essere positivo al virus.
L’uomo, per tutta risposta, ha minacciato e oltraggiato gli Agenti opponendo una forte resistenza, nel cercare di allontanarsi. Ha poi sbattuto con violenza uno degli agenti contro il muro e ha sputato in faccia contro gli altri due, dichiarando di essere positivo al virus. Gli agenti sono riusciti a fatica a contenerlo.

L’arresto

È stato arrestato per violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di generalità, ubriachezza manifesta e porto di oggetti atti a offendere, perché in tasca aveva un coltello a serramanico.

Bere fa stare meglio?

Sono in molti ad asserirlo specialmente quando, come si dice comunemente, “Si beve per dimenticare”. Purtroppo anche se ci si sente bene in quel momento, dopo non si sono né dimenticati i problemi, né tanto meno si sta bene.
Quando si è ubriachi alcune aree del cervello smettono di funzionare correttamente e questo influenza il comportamento.
Bere fa produrre un’euforia innaturale, tanto che si rischia di incorrere in comportamenti antisociali che da sobri non si sarebbero mai tenuti.

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