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Il Codacons denuncia Chiara Ferragni: ecco le motivazioni

Per il movimento dei consumatori, la foto che ritrae l'influencer potrebbe "realizzare fattispecie penalmente rilevanti per blasfemia e offesa al sentimento religioso"

Un bambino biondo e con ricciolini, un velo azzurro che le incornicia il capo. E’ cosƬ che ĆØ apparsa, oltre che sul suo account Instagram, sul settimanale Vanity Fair – che l’ha realizzata – Chiara Ferragni. Un’immagine che ha creato sdegno e malumore tra i credenti.

La denuncia

La foto dell’influencer, che la ritrae nei panni di una Madonna con Bambino, dipinta da Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, “sfrutta la figura della Madonna e la religione a scopo commerciale, essendo noto come la Ferragni sia una vera e propria macchina da soldi, finalizzata a vendere prodotti, sponsorizzare marchi commerciale e indurre i suoi follower all’acquisto di questo o quel bene”, si legge in una nota del Codacons.

Il movimento dei consumatori definisce l’immagine “sfruttamento indegno della figura della Madonna che ha scatenato proteste dell’intero mondo cristiano” e, sempre secondo il Codacons potrebbe “realizzare fattispecie penalmente rilevanti per blasfemia e offesa al sentimento religioso, motivo per cui l’esposto viene inviato anche a Papa Francesco affinchĆ© si pronunci contro tale squallida e inutile provocazione”.

Il Codacons, infatti, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, affinchĆ© intervengano su quella che ĆØ una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l’intero mondo religioso e per l’arte in genere.

La mancanza di rispetto per l’intero mondo religioso

La foto, utilizzata per completare un’intervista pubblicata da Vanity Fair, rappresenta un’offesa per l’intero mondo religioso. Non ĆØ comprensibile perchĆ© – forse per gioco o per superficialitĆ  – le immagine sacre vengano utilizzate per pubblicitĆ , per promuovere prodotti o, forse, proprio per suscitare sdegno e indignazione nell’opinione pubblica. Insomma, probabilmente sarĆ  che alcuni personaggi mettono in pratica il vecchio detto: “Bene o male, purchĆ© se ne parli?”.

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