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Cinema proibitivo per un disabile

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Andare al cinema e godersi un film in compagnia di una figlia piccola può rappresentare un obiettivo impervio per chi è disabile. Lo dimostra la vicenda accaduta a Eddy Bizzotto, 40enne di Cittadella (Pd), da tre anni costretto a muoversi con la sedia a rotelle a causa di un incidente stradale.

“Durante il periodo natalizio ho voluto andare al cinema con mia moglie e mia figlia di 4 anni – racconta – per vedere un film d'animazione. Ho scelto un grande multisala dell'hinterland di Padova. A parte l'impossibilità di prenotare i posti per portatore d'handicap, arrivato al cinema l'unico posto per chi è in carrozzina è la prima fila dove data la vicinanza con lo schermo, è molto difficile vedere bene il film. Nel mio caso ero anche distante dai miei familiari seduti nei posti dov'è umanamente visibile la proiezione. Il multisala – continua Bizzotto – è stato costruito una decina di anni fa, fa parte di una catena di cinema moderni molto grande ed è inaccettabile che ad oggi, non ci siano posti per i disabili, come avviene nel resto del mondo”. Pertanto le possibilità per i portatori di handicap sono due: o si rimane a casa oppure si assiste allo spettacolo da una posizione assolutamente inadeguata per vedere bene le immagini, per giunta lontano dai propri familiari.

“Spero che la mia indignazione possa sensibilizzare l'opinione pubblica su queste delicate tematiche, anche perché quella di Natale è stata l'ennesima occasione nella quale il cinema mi è stato interdetto. Prima dell'incidente, andavo al cinema tre volte la settimana. Ora non posso più guardare i film con gli amici. Penso a quelle famiglie con bambini in carrozzina: perché non possono passare un'ora di serenità al cinema tutti assieme come qualsiasi altra famiglia? Penso ai giovanissimi che potrebbero andare al cinema con gli amici e rimangono a casa. Si parla tanto di far uscire i disabili dal proprio ambiente domestico, molti lo vorrebbero, ma fuori ci sono ancora tante barriere“.

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