Ancora una volta, la mano crudele dell’uomo si abbatte sulla natura, distruggendo ciò che di più bello si possa trovare sul nostro pianeta. L’avidità di denaro ha portato ad un gesto ignobile e poco rispettoso del creato: una tartaruga è stata legata ad un blocco di tufo, lanciata in acqua e poi uccisa a colpi di remi. La colpa dell’animale? Contendere i pesci agli uomini del Mar Piccolo a Taranto.
L’accaduto
Come riportano i media locali, la tartaruga Gaetana, così come era stata battezzata dalla gente del posto, era un esemplare conosciuto dai volontari del Wwf dell’Oasi di Policoro. Era stata ritrovata ferita e con due ami in corpo. Ma grazie l’impegno dei volontari, questo esemplare di Caretta caretta era stata salvata da morte certa a inizio anno, e rilasciata in mare nell’aprile del 2017. L’animale viveva nei pressi dell’oasi, cibandosi della fauna locale. Nei giorni scorsi, due volontari di un’associazione sono passati vicino al punto in cui la povera bestia è stata uccisa; sporgendosi, hanno notato che c’era qualcosa di strano sul fondo del mare. Nel tentativo di nasconderla, la carcassa della tartaruga era stata legata con una corda a un masso e gettata a fondo. Ma la corda era troppo lunga e la carcassa, visibilmente massacrata a colpi di remi, galleggiava a pelo d’acqua.
Le indagini
L’accaduto è stato denunciato alle autorità civili e al momento Carabinieri e Guardia Costiera si stanno occupando della questione. L’Asl locale ha recuperato la carcassa martoriata della povera Gaetana e avviato le indagini che dovrebbe portare i a scoprire gli autori di un gesto così crudele che non ha, certamente, bisogno di commenti. Secondo alcune ipotesi, ad ammazzare l’animale sarebbero stati alcuni pescatori infastiditi dalla dieta della tartaruga.