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Centro estivo più costoso per le famiglie con bimbi disabili

Due pesi e due misure: è il criterio che avrebbe utilizzato il Comune di Cesena nel proprio centro estivo. I genitori dei bambini disabili, infatti, sarebbero stati costretti a spendere mille euro in più ogni dieci giorni rispetto ai genitori di bambini normodotati.

Mille euro in più

A denunciare la situazione è Sinistra Italiana per bocca di Ermes Zattoni, sulla base di una risposta fornita ad un’interrogazione: “Ai ragazzi normodotati viene garantito un numero di turni pari in media a quattro/cinque, per mediamente 8 ore al giorno – spiega l’esponente di Sinistra italiana -. Quattro turni di frequenza di 10 giorni per 8 ore al giorno sono pari a 320 ore di frequenza. Ai ragazzi disabili vengono invece garantiti gli operatori per 6 ore al giorno per un massimo di tre turni di 10 giorni: 180 ore di possibilità di fruire di un centro estivo che dovrebbe aiutare la socializzazione dei più deboli (e senza operatore il bambino non può frequentare)”.

L’assessore afferma inoltre: “Se un genitore di ragazzo con disabilità chiede il quarto turno, gli viene chiesto di pagarsi l’operatore, cioè circa 1000 euro per 10 giorni“.

Il precedente di Carrara

Zattoni cita dunque un precedente giudiziario, contro il comune di Carrara da parte della famiglia di un ragazzo disabile. In quel caso il giudice ha ribadito che “se ai ragazzi disabili il centro estivo pone condizioni diverse rispetto agli altri, allora è discriminazione”. Per il giudice, ancora, “il comune di Carrara, nell’ammettere il bambino al campo estivo con un orario ridotto rispetto a quello previsto per gli altri ragazzi normodotati, ha posto in essere un comportamento discriminatorio nei confronti del bambino, poiché la scelta di attribuire un orario del centro estivo ridotto rispetto a quello previsto per gli altri bambini è stato determinato unicamente da ragioni di bilancio”.

La motivazione addotta

Il caso era scoppiato a metà luglio. La motivazione addotta a favore del Comune era legata al maggiore costo che un servizio per disabili ha, dato il rapporto degli animatori che passa da dieci a uno a uno a uno per seguire meglio i bambini.

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