Un danno da 70 mila euro. E’ il risultato di un incidente avvenuto nei giorni scorsi a Carpi, in provincia di Modena, dove due pullman si sono schiantati contro la scuola Meucci: uno ha sfondato il cancello esterno, l’altro è invece finito contro l’ingresso principale, creando danni ingenti. Ignoti hanno rubato dal deposito cinque autobus: due sono stati lasciati nel piazzale, uno è stato abbandonato, mentre gli altri due sono stati “dirottati” contro l’istituto superiore. Sul posto, oltre ai carabinieri e ai vigili del fuoco, anche il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli. Per il momento non viene esclusa nessuna ipotesi, anche se si propende per un atto di vandalismo.
Un gesto “grave”
Bellelli definisce “gravissimo” il gesto, e si augura “che i Carabinieri trovino presto i responsabili. E che questi ricevano una punizione esemplare. Non siamo di fronte ad un semplice atto di vandalismo né ad una ragazzata chiunque abbia rubato cinque minibus utilizzandone due per fare danni di questa gravità ha commesso un atto criminale e pericoloso per la propria incolumità e per quella di tutti gli altri cittadini – aggiunge -. Abbiamo portato la nostra solidarietà alla Dirigente del ‘Meucci’ perché il fatto va anche a colpire un luogo simbolo dove si cerca di formare le giovani generazioni al senso civico e di comunità. Attendiamo di sapere dalla Provincia di Modena, proprietaria dell’immobile, quando i ragazzi potranno tornare a lezione – conclude -. E auspico che siano gli stessi studenti a reagire con fermezza contro chi ha danneggiato la loro scuola”.
Un reato “esecrabile”
Teresa De Vito, la dirigente dell’Istituto, lo ritiene “un reato terribile ed esecrabile, che ci lascia tutti attoniti ma che non ha alcun legame con la vita quotidiana dell’istituto. Noi pensiamo che la nostra scuola sia stata scelta come bersaglio per la sua collocazione logistica accanto alla tangenziale con vie di fuga più semplici rispetto ad altri obiettivi sensibili. E’ stata scelta non perché è il Meucci, ma semplicemente perché è una scuola, ovverosia – conclude la preside – un luogo dove si coltiva la cultura del rispetto delle regole, della convivenza civile e della legalità”.
La confessione: “Ci stavamo annoiando”
Sono due tunisini ed un centroafricano, due di 16 anni ed un 17enne, i giovani fermati dai carabinieri perché ritenuti gli autori del furto dei cinque mini pullman, di cui due fatti poi schiantare contro l’istituto “Meucci” di Carpi. Si tratta di giovani di nazionalità italiana, immigrati di seconda generazione. Due di loro sono proprio studenti del Meucci, mentre il terzo frequenta il “Vallauri”, un altro istituto carpigano. I minorenni, ora in stato di fermo (le accuse sono furto aggravato e continuato, danneggiamento, guida senza patente e interruzione di pubblico servizio) avrebbero agito “per noia”, stando a quanto da loro stessi riferito. I carabinieri sono arrivati a loro grazie, prevalentemente, a tre piste: nell’audio dei video registrati dal sistema di sorveglianza dei bus si sentono due dei loro nomi, nelle chat dei social network i tre hanno fatto riferimento a quanto accaduto, infine i test eseguiti su capelli e sudore rinvenuti sui bus confermano, attraverso il dna, che erano loro alla guida dei mezzi. Non mancano i vestiti utilizzati nel raid e rinvenuti nelle abitazioni oltre ai video registrati quella notte con i telefonini. “Non c’erano motivi di acredine contro l’istituto o i professori”, spiega il capitano della Compagnia di Carpi, Alessandro Iacovelli, mentre Giovanni Balboni, comandante provinciale dei carabinieri di Modena, parla di “un film agghiacciante”. Prima di schiantarsi contro la scuola, i bus sono stati utilizzati per una vera e propria gara ad alta velocità lungo 30 chilometri, sempre a Carpi, con cartelli stradali abbattuti e semafori rossi “bruciati”. I loro genitori si dicono sconvolti e molto dispiaciuti per quanto successo..