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Capri: gli abitanti chiedono di bandire i migranti

Scoppiano le polemica sull’isola di Capri a seguito della decisione della Prefettura di Napoli secondo cui, su una delle isole più belle del Mar Tirreno, dovrà ospitare 45 migranti.  I migranti saranno accolti a Capri. Ma i cittadini non ci stanno e sono immediatamente scoppiate le polemiche e le proteste.

Cittadini pro e contro

Al Prefetto di Napoli, Maria Gerarda Pantalone, che, convocate le due amministrazioni comunali di Capri e Anacapri, ha dichiarato: “L’accoglienza dovrà essere garantita ai rifugiati politici”, risponde un pescatore: “Io sono contrario. Perché l’isola è piccolina, qua posti non ce ne sono”. Nella Piazzetta di Capri, con molti bar chiusi per la pausa invernale, non si parla d’altro. Moltissimi sono i contrari all’arrivo dei rifugiati, ma ci sono anche alcuni favorevoli.

“E’ una legge italiana, quindi riguarda anche noi. Inutile fare i discorsi: sarebbe preferibile 45 terremotati o altre persone disagiate, perché è un discorso che non si può fare”, sottolinea un altro. “Un’accoglienza che sia degna e che rispetti i protocolli ai quali siamo chiamati, se vogliamo farci chiamare paese democratico”, afferma invece una donna favorevole all’accoglienza.

Il parroco: “Accogliamo senza problemi”

I Comuni cercheranno di fare il possibile per garantire l’accoglienza ai rifugiati, ha comunque dichiarato il sindaco di Capri, Gianni De Martino, al Corriere della Sera: “Siamo sempre stati una capitale dell’accoglienza e lo saremo ancora”. Gli ha fatto eco il parroco don Carmine Del Gaudio che ha ricordato come “di fronte a chi chiede accoglienza non debbano esserci problemi”.

La polemica sui social

Più polemico il vicesindaco di Capri, Roberto Bozzaotre che su Facebook ha scritto alla vigilia della Giornata della Memoria, “I rifugiati non sono altro che persone che sono dovute scappare dal loro paese perché lì erano discriminate e perseguitate. Visto che avete dato i numeri perché, forse, c’è una remotissima ipotesi che vengano qua ventitré rifugiati, domani risparmiatevi le frasi strappalacrime sugli Ebrei”.

I dubbi di Federalberghi

Ad avere dei dubbi è Federalberghi. Infatti, come ha riferito al Corriere della Sera Sergio Gargiulo, presidente dell’associazione di categoria a Capri, “ribadendo la solidarietà nei confronti di chi scappa dalla fame” ci si chiede “come faranno a vivere su quest’isola con 35 euro al giorno?”. Intanto procedono gli incontri e gli accordi per l’accoglienza anche a Salerno nel cui piano di riparto sarebbe prevista l’accoglienza di un certo numero di migranti in alcuni centri della Costiera amalfitana.

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