Ci risiamo: Cappuccetto Rosso ĆØ di nuovo finita nel mirino con l'accusa di essere una favola “sessista”. Stavolta ĆØ capitato in Spagna, precisamente nella scuola materna pubblica “Taber” di Barcellona. Qui la direzione ha ritirato 200 titoli dalla biblioteca scolastica, tra i quali appunto la celebra favola della bambina e del lupo ed anche la Bella addormentata nel bosco.
Il fatto
Del resto la commissione di genere della scuola, composta da educatori e genitori, ha convenuto che circa il 60% dei titoli destinati alla prima infanzia conteneva preconcetti di genere. Solo il 10% dei titoli – sempre secondo questa sorta di tribunale – risulterebbe priva di stereotipi di genere. Per ora ĆØ salvo quel 30% di favole che stanno nel limbo, ossia che non sono state giudicate “accettabili” dal punto di vista gender ma che nemmeno sono cosƬ gravemente “sessiste” come invece sarebbero Cappuccetto Rosso e la Bella addormentata nel bosco. Ma solo per ora, perchĆ© il lavoro di questa commissione ĆØ solo agli inizi. La sua direttrice Anna TutzĆ³ spiega ai giornaliĀ che un racconto come quello di Cappuccetto Rosso “oggi evidentemente ĆØ fuori luogo. Questo perĆ² non vuol dire che non si possa spiegare in un altro modo o con una prospettiva storica, da una certa etĆ . Ma non ai bambini da 1 a 4 anni”. Ma cosa ci sarebbe di sbagliato in questa favola che ha appassionato bambini di diverse generazioni? Semplice: il fatto che il ruolo del cacciatore che salva due donne indifese (la bambina protagonista e sua nonna) dal lupo cattivo sia un uomo. Con lo stesso criterio ĆØ stata bocciata anche la favola di San Giorgio, che per giunta ĆØ il simbolo di Barcellona. Non va bene – per la commissione – che sia un cavaliere ad uccidere un drago e a salvare la candida dama. Ecco allora che qualcuno ha giĆ pensato di sostituirla conĀ La leggenda di Santa Giorgina, dove la protagonista ĆØ una fanciulla e il drago non viene piĆ¹ ucciso, per non offendere gli animalisti.
Il precedente francese
GiĆ in Francia, nel 2015, ci fu una crociata contro Cappuccetto Rosso per i medesimi motivi addotti ora a Barcellona. L'alloraĀ ministro francese dell'IstruzioneĀ Najat Vallaud-BelkacemĀ aveva preso di mira una serie di favole tradizionali. “Rappresentano la donna come mamma e ai fornelli, non sono adatti ai bambini”, aveva tuonato. GiĆ , non sia mai che un bimbo venga a pensare che la donna sia anche madre.