L'India ha celebrato la Giornata mondiale della popolazione, mercoledì 11 luglio, allestendo campi di sterilizzazione per uomini e donne nei quartieri poveri del Paese. La scelta da parte del dipartimento della salute del distretto di Meerut, nell'Uttar Pradesh, che ha organizzato una campagna di sterilizzazione e distribuzione pillole contraccettive per quindici giorni allo scopo di ridurre il tasso di fertilità del distretto.
Meerut è considerato un “distretto problematico” poiché il tasso di fertilità di Meerut è pari a 3,1 rispetto alla cifra dello stato dell'Uttar Pradesh, che è 2,7, e la cifra del Paese che è 2,2. Il dr. Raj Kumar Chowdry, Chief Medical Officer di Meerut, ha dichiarato al Times of India: “A causa dell'alto tasso di fertilità a Meerut, il distretto è stato tenuto nella categoria di sviluppo familiare, cioè coloro che sono sottoposti a misure di controllo della popolazione ne trarranno maggior beneficio rispetto alle persone negli altri distretti”. I campi sono stati allestiti in vari mercati e sono state promesse 4mila rupie (circa 54 euro) a coloro che accettano di sottoporsi alla sterilizzazione.
Del resto la Giornata mondiale della popolazione 2018, indetta dalla Conferenza dei diritti umani delle Nazioni Unite, è stata incentrata sul tema “La pianificazione familiare è un diritto umano”. Secondo Natalia Kanem, direttore esecutivo dell'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), “la pianificazione familiare non è solo una questione di diritti umani, è anche fondamentale per l'emancipazione delle donne, per ridurre la povertà e raggiungere uno sviluppo sostenibile”. Tuttavia, in realtà, la sterilizzazione, oltre a sollevare interrogativi etici, pone una questione di sicurezza: nel 2014 14 donne indiane morirono durante una sterilizzazione di massa. L'India, che con 1,324miliardi di abitanti è vicina a raggiungere e superare la popolazione della Cina, realizza in media 15,6 milioni di aborti all'anno (cifra del 2015) e quasi quattro milioni di sterilizzazioni.