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Bravata a Hollywood per “festeggiare” la marijuana libera

Una goliardata, non c’è dubbio. Che intende celebrare la legalizzazione della marijuana nello Stato più liberal degli Usa. Nella notte di Capodanno la famosa scritta Hollywood sulla collina che sovrasta Los Angeles è stata trasformata in Hollyweed. E’ un termine intraducibile in italiano ma è chiaro il riferimento alla droga, perché nello slang americano “weed” sta per “erba”, ovvero marijuana. Che con il nuovo anno è diventata legale “per uso ricreativo” in California, in seguito al referendum votato a novembre. Un provvedimento approvato peraltro anche in Maine, Nevada e Massachusetts, mentre in altri quattro Stati ne è stato consentito l’uso medico. Solo in Arizona la proposta è stata bocciata.
La California fu il primo Stato americano a dare il via libera all’impiego terapeutico della marijuana, nel 1996, ma l’uso “ricreativo” è ben altra cosa. Il fatto di arrendersi al consumo diffuso, infatti, non ne diminuisce la pericolosità, come affermano diversi studi scientifici. Ad esempio nel 2014 Wayne Hall, uno dei massimi esperti sull’argomento e consulente per la World Health Organisation, dimostrò tra l’altro che un adolescente su 6 che fuma regolarmente marijuana ne diventa dipendente, che la cannabis raddoppia il rischio di sviluppare disturbi psicotici, tra cui la schizofrenia, che favorisce la propensione all’uso di droghe più pesanti, aumenta il rischio di incidenti d’auto, soprattutto se assunta insieme ad alcolici, e nelle puerpere riduce il peso del bambino. Ma evidentemente la voglia di “sballo” è più forte dei rischi che si corrono. Per questo non basta la repressione nell’uso della droga, è indispensabile un’opera di prevenzione che inizi sul piano culturale. In tal senso, il segnale che arriva dal “Golden State” è quanto di più negativo si possa immaginare.
L’autore della bravata non è stato ancora identificato dalla polizia che sta visionando le riprese delle telecamere di sorveglianza. Per ora si sa che il responsabile è un individuo vestito completamente di nero ha trasformato le “o” originali in “e” utilizzando due drappi bianchi e altrettanti neri, uno dei quali con il simbolo pacifista. Non si tratta comunque di una novità assoluta. Già il primo gennaio 1976 la scritta era stata modificata in “Hollyweed” da uno studente universitario mentre nel 1990, per protestare contro la Guerra del Golfo, era stata trasformata in “Oil War”, la guerra del petrolio.

Autore Ospite

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