Alla fine dei tafferugli avvenuti ieri tra gli attivisti dei centri sociali di Bologna e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, in “visita” al campo nomadi di via Erbosa, le aggressioni non si sono concluse: la rabbia dei cittadini ha infatti raggiunto anche un giornalista del Carlino, che è stato pedinato e poi aggredito da una decina di persone, sempre appartenenti al gruppo che ha aggredito Salvini.
Enrico Barbetti aveva appena terminato il servizio, quando un gruppo di antagonisti lo ha seguito mentre si allontanava dal campo. Da li, spintoni e calci fino a farlo cadere a terra, e poi le botte. Il cronista è stato subito portato al pronto soccorso da alcune persone che lo hanno accorso sul luogo, e ha riportato una frattura al gomito e diverse abrasioni.
“L’unica colpa di Enrico Barbetti – afferma in una nota il Comitato di redazione – è stata quella di essere un giornalista del Carlino. Appena saputo per quale giornale lavorava, è scattata la rappresaglia”.
La solidarietà nei confronti del cronista è giunta da molti altri quotidiani, che hanno condannato con durezza la violenta aggressione sferrata nei confronti di un “rappresentante dell’informazione”. Una violenza, peraltro, che aveva alla base un gruppo sedicente “nonviolento e antifascista”.