Sulla penisola dei Balcani sorge Veles, una cittadina gemellata in Italia con Ascoli Piceno, che vanta un curioso primato: quello di essere la capitale mondiale delle bufale che girano sul web. E’ comune per lo più rurale, che basa la sua economia sull’agricoltura, e il cui reddito medio mensile per abitante è di circa 350 euro.Tuttavia, molti cittadini possono vantare auto di lusso e un tenore di vita piuttosto alto. Come è possibile?
La risposta potrebbe sembrare stravagante ma è la realtà. In questa tranquilla cittadina con poco più di cinquantamila abitanti vengono letteralmente inventate tutte le bufale più famose che circolano su Internet. La maggior parte delle storie false che hanno fatto da cornice alla campagna presidenziale degli Stati Uniti pare siano state inventate “ad hoc” proprio in questo paese macedone. A guadagnare denaro dalle finte notizie sensazionalistiche sono gli adolescenti del posto, che hanno imparato come fare soldi grazie ai proventi pubblicitari. Per lo più si tratta di studenti universitari che sanno come muoversi nei meandri della Rete.
Un giovane di Veles ha svelato ad alcuni giornalisti della Bbc in cosa consiste il meccanismo delle bufale che vengono postate sul web, in particolare sui social network. I guadagni avvengono in base ai click degli utenti: più le notizie destano clamore, più attirano la curiosità degli utenti. Quindi, realizzano introiti grazie alla pubblicità, pubblicando, tuttavia, sciocchezze. I guadagni lievitano ulteriormente quando le false notizie, spacciate per vere, vengono vendute ai siti americani. Il giovane, intervistato con un nome di fantasia, ha rivelato che a Veles ci sono ragazzini che arrivano ad incassare anche migliaia di euro in un giorno soltanto.
Per “confezionare” bufale ci sono almeno sette squadre di persone sempre al lavoro. Il Sindaco continua a negare che a Veles ci sono persone che vivono di questi guadagni illeciti, ma sicuramente anche a lui è giunta voce che l’esito delle elezioni presidenziali americane potrebbe essere stato influenzato proprio da qualcuna di tali notizie false. Utenti del web, occhio ai siti che consultate.