“Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira: ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti”. Così Bebe Vio racconta ai media la sua “amarezza e delusione” per l’ennesima “vicenda ignobile” alimentata dai social network.
La denuncia del Codacons
Una pagina Facebook, già rimossa, avrebbe invitato a usare violenza alla campionessa paralimpica di scherma Beatrice Vio, detta Bebe. A riferirlo è il Codacons che in una nota dichiara di aver denunciato il social di Marck Zuckerberg all’autorità giudiziaria. La denuncia arriva dopo dopo le ripetute segnalazioni inviate da parte degli utenti di Facebook, agli amministratori. Una denuncia arrivata dalla stessa Bebe: “Ho appena denunciato gli autori della pagina Facebook che mi prendeva di mira, ci vuole una risposta decisa a questi comportamenti. Sono amareggiata – spiega l’atleta paralimpica – perché sono anni che do tutta me stessa e lotto per gli altri. Sono delusa perché mi fanno tristezza le persone che usano internet per insultare“.
L’appello alla Procura
Nella nota, il Codacons chiede alla Procura della Repubblica di Roma e Venezia, alla Polizia postale e all’Autorità per le Comunicazioni, di “utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare e verificare se i fatti esposti possano integrare fattispecie di illecito civile, amministrativo e penale, nella forma tentata e consumata, nonché individuare tutti i soggetti da ritenersi responsabili e di conseguenza adottare i dovuti ed eventuali provvedimenti sanzionatori“.
Il sostegno del Cip
“Apprendo con sgomento la notizia delle minacce che, secondo il Codacons, sarebbero state rivolte all’atleta paralimpica Bebe Vio attraverso il social network Facebook – dichiara Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico -. Si tratta di un fatto gravissimo e preoccupante. Mi auguro solo che le autorità competenti facciano chiarezza sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili di questo gesto ignobile e profondamente disgustoso“. Pancalli definisce l’accaduto come qualcosa di “inaccettabile che la rete venga utilizzata per disseminare odio e violenza e per alimentare questa barbarie. Voglio esprimere a Bebe la mia vicinanza e quella del Comitato Italiano Paralimpico“.
L’impegno contro la meningite
Beatrice Vio, vincitrice della medaglia d’oro nel fioretto alle Paralimipiadi di Rio 2016, di recente ha posato per una campagna di promozione dei vaccini contro la meningite, malattia che ha riscontrato all’età di 11 anni e che ha portato all’amputazione di tutti i suoi arti. La campagna, intitolata “Win for Meningitis“, è stata realizzata con l’aiuto della fotografa australiana Anne Geddes.