L’allarme è stato lanciato dal responsabile dell’ufficio esorcismi della diocesi di Novaliches (Libera Nox) e ripreso dal portale CBCP News, il sito ufficiale di informazione della Conferenza episcopale delle Filippine. Padre Ambrosio Nonato Legaspi, nel corso di una trasmissione radiofonica, ha messo in guardia i cattolici dalla proliferazione nel Paese di rosari e di altri oggetti religiosi che potrebbero rivelarsi “satanici”. “Fate attenzione – ha avvertito il sacerdote – perché i rosari che si utilizzano potrebbero essere infestati o maledetti“. “Questi oggetti – ha proseguito – non sono stati fatti solo per essere regalati ma per ingannare i fedeli, perché gli spiriti maligni li assedino”. In pratica, queste corone sarebbero state “consacrate” al diavolo in modo che chiunque le usi si rivolga inconsapevolmente a lui.
Strani simboli
La diocesi di Novaliches si trova nell’area metropolitana di Manila, tra la capitale e l’ex capitale Quezon City. Il portavoce di Libera Nox, Philippe de Guzman, ha spiegato che questi rosari, il più delle volte di plastica, hanno strani simboli che raramente vengono notati da un occhio inesperto, come un serpente intorno alla Croce, sole con i raggi o il pentagramma, simboli che rimandano a sette sataniche. “A volte non esistono simboli – ha spiegato ancora padre Legaspi – ma è stato fatto un rituale di maledizione in modo da poter infliggere danni agli altri”. Secondo il religioso, ci sono molti casi di adepti del diavolo che si recano negli Stati Uniti per gettare maledizioni sui rosari.
I rimedi
L’esorcista ha anche raccomandato ai sacerdoti di benedire in modo adeguato gli oggetti religiosi: “Questi elementi dovrebbero essere esorcizzati – ha detto padre Legaspi – Non è sufficiente solo una benedizione ordinaria dove l’acqua è appena spruzzata – come molti preti fanno normalmente – ma occorre usare il rituale cattolico… che spaventa il demone” ha sottolineato. Non si tratta di fare cose straordinarie o particolarmente lunghe, ha precisato, né di far intervenire un esorcista, ma di benedire le corone o altri oggetti sacri secondo quanto prescritto dal rituale romano.
I precedenti
La diffusione di “rosari satanici” non è certo una novità. Già nel 2012 a Camposampiero don Bruno Bevilacqua, parroco della chiesa di San Marco, ne distrusse centinaia. Altri religiosi sostengono invece che si tratti semplicemente di corone realizzate in modo molto dozzinale. In ogni caso, prudenza e preghiera sono “armi” indispensabili nella battaglia contro le forze del male.